La casa automobilistica Honda ha richiamato quasi 700 mila auto nel mondo per un difetto legato ad un possibile blocco del motore.
Come si apprende dalle principali agenzie stampa, la campagna, comunicata al ministero dei Trasporti nipponico, riguarda tre modelli della casa automobilistica giapponese, Freed, City e Fit.
Le vetture richiamate ammontano a circa 167 mila in Giappone, 156 mila in Cina e 233 mila nel resto dell’Asia. Circa 122 mila auto sono state invece richiamate nei soli Stati Uniti.
Il costruttore ha spiegato, in particolare, che il richiamo interessa 693.497 veicoli in tutto il mondo, includendo la compatta Fit (nota con il nome di Jazz in alcuni mercati, come quello italiano), la minicar City e alcune versioni della monovolume Freed vendute in Nord America, Asia-Pacifico, America Latina, Medio Oriente e Africa.
I problemi riscontrati riguardano parti difettose del motore che, soggette a usura o rottura più del dovuto, potrebbero causare rumori anomali e un potenziale blocco, con conseguenti problematiche nella riaccensione
La Honda sembra replicare così quanto accadutole lo stesso periodo dello scorso anno, caratterizzato proprio da massicci ritiri di veicoli dal mercato per difetti legati alla guida e alla sicurezza degli stessi.
A febbraio 2010 il costruttore richiamò 437.763 veicoli, gran parte dei quali venduti negli Usa e in Canada, per un difetto dell’airbag al posto di guida che rischiava che questo si gonfiasse con eccessiva forza al punto di provocare ferite al conducente. I controlli e gli interventi correttivi riguardarono veicoli prodotti nel 2001 e nel 2002, e in particolare i modelli Accord, Civic, Tl, Cr-v e Odissey negli Stati uniti e in Canada; i modelli Pilot e Cl solo negli Usa e i modelli Inspire, Saber e Lagreat in Giappone.
Il mese successivo il colosso giapponese ritirò 412.000 vetture negli Usa per un problema all’impianto frenante. Si trattava di 344.000 monovolume Odyssey e 68.000 fuoristrada Element, modello 2007-08, molto diffusi nel Nord America. Per il costruttore il problema risiedeva nel sistema di controllo della stabilità del veicolo che lasciava passare una piccola quantità d’aria nel sistema frenante.
Tra il novembre 2008 e il luglio 2009, ancora, erano state richiamate già 514.355 auto nel mondo per lo stesso problema, con le autorità americane che avevano registrato diversi incidenti provocati da airbag difettosi, con almeno uno dei quali risultato mortale.
Marco Notari