Svelato il mistero delle “carte segrete” di Antonio Fogazzaro

Ventuno taccuini ricchi di brevi annotazioni, minuziosi elenchi, calcoli e cifre sparse, vergati con un inchiostro scuro e una grafia piccolissima. Tre pacchi a coprire un arco temporale di ventott’anni, dal 1882 al 1910.
A cent’anni di distanza dalla sua morte, i “diari segreti” di Antonio Fogazzaro finalmente sono stati aperti, svelando il loro contenuto nascosto.

Nel plico, aperto martedì sera nella Sala Manoscritti della Biblioteca Civica Bertoliana di Vicenza, dove da cinquant’anni riposa per volontà di Giuseppe Roi, pronipote dell’autore di “Piccolo mondo antico”, oltre ai taccuini sono conservate due epistole familiari e una busta di “memorie e annotazioni intime preziose”, ricca di ventiquattro elementi. E’ in questi ultimi faldoni che gli esperti si aspettano di trovare le sorprese maggiori.

Alla commissione di specialisti, nominata dal consiglio di amministrazione della Biblioteca vicentina e composta da Adriana Chemello, Fabio Finotti e Gilberto Pizzamiglio, assieme al direttore Giorgio Lotto e alla funzionaria Adele Scarpari, toccherà, infatti, il delicato compito di leggere e organizzare l’intera documentazione presente.

Valentina De Simone