Il fatturato dell’industria italiana nella media dell’intero 2010 è aumentato del 10,1% rispetto all’anno precedente.
Dai dati Istat, dopo il -18,7% del 2009, la risalita è stata trainata dal mercato estero, +16%, e siamo di fronte alla maggiore variazione tendenziale dal 2001.
A dicembre 2010 il fatturato dell’industria italiana ha fatto registrare un calo dello 0,3% rispetto a novembre ed una crescita dell’11,8% rispetto a dicembre 2009, grazie principalmente al mercato estero, +17%.
Nel confronto tra la media 2010 e quella dell’anno precedente, l’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario ha segnato una variazione positiva del 9,9%.
Per quanto riguarda gli ordinativi dell’industria nostrana nella media dell’intero 2010, essi sono cresciuti del 13,9% rispetto al 2009. Per l’Istat il balzo segue la caduta registrata nel 2009, -22,4%, aggiungendo che si tratta del maggior rialzo annuo dal 2001. A spingere gli ordini, ovviamente, la domanda proveniente dall’estero, che ha fatto registrare un sorprendente +21,2%.
Gli ordinativi dell’industria italiana a dicembre 2010 hanno totalizzato un aumento del 5,4% (dato destagionalizzato) rispetto a novembre e sono cresciuti del 17,4% rispetto a dicembre 2009.
Gli indici destagionalizzati del fatturato presentano segno positivo nel settore dell’energia, mentre mostrano il segno meno per i beni strumentali, i beni di consumo e i beni intermedi.
L’indice del fatturato corretto per gli effetti di calendario in dicembre, però, ha segnato un boom: +31,7% nell’energia, +17,3% per i beni intermedi, +3,2% per i beni di consumo.
Restringendo l’osservazione all’auto, a dicembre 2010, su base annua, il fatturato degli autoveicoli è sceso del 3,9%, mentre gli ordinativi sono calati dell’11,2%.
Su base trimestrale, infine, nell’ultimo trimestre, rispetto al periodo precedente, la variazione congiunturale è stata pari a un +1,7% per il fatturato e nulla per gli ordinativi.
Marco Notari