Milano. In occasione della giornata nazionale del gatto celebrata ogni anno il 17 febbraio, ha aperto i battenti “gattidarte. Il gatto nell’arte: da Leonardo a Picasso”. Promossa ed organizzata dall’Atelier Gluck, nell’omonima via nota soprattutto per una canzone di Adriano Celentano, la mostra racchiude in sé diverse iniziative, tutte atte a celebrare il felino domestico in ogni sua forma.
Gion, al secolo Gianantonio Muratori, ha ritratto i gatti come l’avrebbe fatto Van Gogh, o Matisse, o Modigliani, per citarne tre. Seguendo fedelmente gli stili di autori entrati a pieno titolo nella storia dell’arte, l’esperimento è quello di immaginarsi come i grandi pittori del passato avrebbero dipinto un gatto, o, per essere più specifici, quel preciso tipo di felino preso a soggetto da Muratori. Non quindi copie di opere già esistenti, ma grandi artisti del passato riportati in vita per rappresentare su tela uno degli animali più misteriosi della storia, e che più divide l’opinione pubblica.
A causa della sua maggiore indipendenza infatti, il quattro zampe felino intrattiene da sempre con l’uomo un rapporto piuttosto controverso. Forse per una sorta di esagerato egocentrismo dell’essere umano, c’è chi il gatto non lo capisce proprio, identificandolo esclusivamente come animale domestico e quindi da compagnia (giudicando quindi strana e a volte pure fastidiosa la sua indipendenza), ma c’è anche chi, invece, lo ama alla follia, proprio per essere oltremodo sbarazzino, autonomo, ma allo stesso tempo incredibilmente affettuoso.
Il fascino del gatto quindi, qualunque cosa si pensi di lui, rimane indubbio. C’è però un’altra caratteristica felina impossibile da ignorare, quella che forse lo identificaeccellenza: la curiosità. A rappresentarla nella galleria allestita per gattidarte è Daniela Ria, vestendo gattoni e gattine alla stregua di nobili del passato, personalità pelose che guardano con gli occhi sgranati fuori dalla cornice in cui abitano, protagonisti di una curiosità analoga a quella destata nei visitatori.
La mostra resterà aperta fino al 27 febbraio. Al suo interno anche gli scatti d’autore di Antonella Parolo e MoniQue, le mini-librerie gattofile di Ettore Sobrero e nove opere dei migliori allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Brera.
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A.S.