Fiducia consumatori in risalita a febbraio

Gli indicatori Istat evidenzierebbero a febbraio un clima favorevole sul futuro della situazione economica tra gli italiani, per quanto sia percepito un aumento dei prezzi. Positivi i giudizi anche sul risparmio.

L’indice sulla fiducia dei consumatori italiani registra a febbraio un modesto miglioramento, con un recupero di mezzo punto rispetto a gennaio, dove si era avuto il dato più basso da agosto 2010. Il dato Istat passa, infatti, da 105,9 di gennaio a 106,4 di questo mese, un miglioramento, per l’Istituto di statistica nazionale, “dovuto a un maggior ottimismo sul futuro della situazione economica del paese e della famiglia”.

La tendenza all’ottimismo spicca soprattutto nel rapporto tra l’andamento dell’indice sul clima futuro, che sale da 90,9 a 94,7, e l’indicatore del clima corrente, in flessione da 116,7 a 115,1.

L’aumento del clima di fiducia a febbraio, evidenziano dall’Istat, non è però diffuso in modo equilibrato sul territorio nazionale. Se è particolarmente evidente nel Nord-ovest e moderato nel Centro del Paese, esso è pressoché nullo nel resto del territorio nazionale, tanto che nel Nord-est e nel Mezzogiorno la fiducia è addirittura in discesa rispetto al mese precedente, contraddistinto dal maggior crollo dalla scorsa estate ad oggi.

Ma il risultato, interpretato anche come rimbalzo di natura semplicemente tecnica in seguito da un gennaio davvero deludente, non entusiasma gli analisti.

Per Giada Giani di Citigroup “L’indice sembra in fase di stabilizzazione, siamo però su livelli in assoluto modesti e inferiori alla media di lungo periodo”. “Finché l’inflazione rimane sui livelli attuali, scenario più probabile, ha un impatto sul reddito disponibile dunque sulla fiducia delle famiglie” ha aggiunto l’analista, ricordando che “Per quanto riguarda la disoccupazione le aspettative sono lievemente migliori del mese scorso, mentre particolarmente negativa è la dinamica della spesa per beni durevoli”.

Tornando a una visione generale, che i consumatori sembrano aver riacquisito fiducia sembra essere confermato dall’indice relativo al clima economico generale, che passa da 77,4 a 78,6, mentre rimangono sostanzialmente stazionarie le valutazioni sul clima personale, con l’indice che passa da 120,6 a 120,5.

Le opinioni cambiano, però, sulla situazione economica corrente del Paese, con il saldo scende da -98 in gennaio a -104 in febbraio. In lieve ripresa le aspettative sull’evoluzione nei prossimi 12 mesi, con il saldo dei giudizi che aumenta da -47 a -45, mentre migliorano significativamente le previsioni sulla disoccupazione, con un saldo delle risposte che scende a 72 da 84 di gennaio.

Sulla dinamica dei prezzi al consumo, i consumatori rilevano nell’ultimo anno questa sia aumentata,con il saldo che passa da 28 a 33, e gli indicatori rivelano attese di una ulteriore accelerazione per i prossimi dodici mesi, con il saldo balzato a 7, dall’1 di gennaio.

Valutazioni favorevoli sul fronte risparmio, registrandosi un netto miglioramento dei giudizi sulla convenienza attuale, con il saldo che aumenta da 133 a 151, e delle previsioni sulle possibilità di risparmiare, con l’indice che passa da -66 a -55, mentre peggiorano le opinioni circa la situazione finanziaria della propria famiglia.

Peggiorano anche i giudizi sulla convenienza attuale relativa al mercato dei beni durevoli, ma le intenzioni di acquisto per il breve termine vanno in direzione opposta.

Marco Notari