SBK, al via il mondiale Superbike 2011 in Australia

SBK, al via il mondiale Superbike 2011 in Australia – La stagione 2011 del mondiale Superbike è ufficialmente aperta. Piloti e team sono già scesi in pista per le prove libere, confermando quanto visto negli ultimi test avvenuti sempre nel circuito di Philip Island. Un Carlos Checa che domina grazie ad una Ducati perfettamente a suo agio nei veloci curvoni australiani, Max Biaggi subito dietro e Kawasaki in crescita ma sempre più in trepida attesa per il ritorno del veloce Chris Vermeulen. Difficoltà invece per la BMW ancora alla ricerca di una soddisfacente messa a punto oltre ad Honda e Yamaha, con i loro piloti di punta (Rea e Melandri) entrambi infortunati e non al massimo della condizione. Ma prima che l’atmosfera diventi rovente con il via di qualifiche e gran premio, diamo una veloce occhiata al nuovo line-out che promette davvero bene.

Iniziamo ovviamente dalla Aprilia campione del mondo. La casa di Noale in appena tre anni è riuscita a divenire il nuovo punto di riferimento, con una RSV4  in grado di alzare il livello tecnico della categoria. La versione 2011 non è altro che una timida evoluzione per rispettare il nuovo regolamento. Un esempio è l’obbligatorietà si usare la distribuzione a catena oltre ad aver cambiato la posizione del serbatoio, adesso sopra il motore proprio come la versione di serie. Per quanto riguarda i piloti Max Biaggi sfoggia con orgoglio il suo particolare numero uno, simbolo di forza e sfida, convinto di poter ancora mostrare qualcosa dopo così tanti anni di gare. Leon Camier invece deve necessariamente ritrovare continuità, evitando i brutti infortuni che hanno segnato negativamente il suo 2010.

Restando in tema italico passiamo alla discussa Ducati. L’addio del suo team ufficiale aveva scosso il paddock, destando le furie tra gli appassionati, ma per fortuna Borgo Panigale ha continuato a supportare i progetti privati, come Altea rancingEfferbert Lybert. La prima presenta il solo Carlos Checa, ma l’obbiettivo è quello della conquista del mondiale. La 1198 (al suo ultimo anno di vita) ha cambiato forcella e gudagnato in accelerazione, fattori che rendono lo spagnolo uno degli avversari più ostici per Max. Smrz e Guintoli d’altra parte si sono ritrovati in una realtà competitiva ed organizzata, rendendo veramente possibile un loro exploit già nella prima gara che potrebbe mutare il volto di questo campionato.

Tra le case maggiormente attive vi sono BMW e Kawasaki. Entrambe in questo inverno hanno investito fior fiore di quattrini, creando una vera flotta supportata da tecnici qualificati e rinomati. I tedeschi, con l’assunzione anche di Leon Haslam, puntano dritti al titolo mentre la verdona giapponese spera di terminare questo periodo di scarsi successi grazie all’inedita ZX-10R, incrociando le dite per Vermeulen ancora alle prese con l’infortunio al ginocchio.

Si chiude con Yamaha e Honda. I due leggendari marchi si presentano al via con un progetto molto simile tra loro. Le moto rispetto all’anno scorso sono migliorate in termini di elettronica ma il vero piatto forte sono i loro piloti. La casa dell’ala spera che questo sia l’anno della consacrazione di Rea, il giovane britannico veloce ma troppe volte acerbo in termini di mentalità. Sul fronte opposto invece la casa dai tre diapason riaccoglie a braccia aperte Marco Melandri, desideroso di successi dopo gli anni bui in MotoGp. Come potete vedere vi è davvero tantissima carne al fuoco e molte promesse da mantenere. Finalmente l’attesa è finita e non ci resta che assistere ad un’altro spettacolo in puro stile Superbike, per la gioa di noi tutti.

Riccardo Cangini