«Un regno autoritario fatto di corruzione e orge, l’Italia non vedeva nulla del genere dai tempi dell’Antica Roma, o come li chiamerebbe Berlusconi: i suoi trent’anni».
E’ con queste parole che si conclude l’intervento di Charlie Brooker, noto comico britannico, andato in onda sulla rete televisiva inglese Channel 4. Oggetto della pungente ironica di Brooker nientepopodimeno che il nostro presidente del Consiglio e le sue ultime vicende giudiziarie che lo hanno portato a essere accusato di prostituzione minorile e concussione nell’ambito del cosiddetto Rubygate.
A proposito della frequentazione, da parte dell’allora minorenne Karima El Mahroug, in arte Ruby Rubacuori, delle stanze della residenza di Berlusconi ad Arcore, il comico, alludendo alla differenza d’età che separa i due ha detto: «Berlusconi ha più di 70 anni, lei ne aveva 17. E’ abbastanza vecchio per essere suo antenato».
Dalle parole di Brooker, il più delle volte travolte dalle risate del pubblico presente in studio, esce fuori il ritratto di un’Italia macchietta d’Europa, una nazione ben lontana da quell’Europa tanto decantata ma piuttosto più simile al set di una commedia grottesca.
Il nostro premier «sembrerebbe ineleggibile ma è al potere da anni e vi è rimasto perché ogni volta che la legge gli si avvicina, lui cambia la legge. Se si gettasse da una rupe, poco prima di arrivare al suolo, Berlusconi cambierebbe la forza di gravità e risalirebbe al punto di partenza».
E così mentre fuori dai confini minzoliniani ci si fa beffa dell’Italia, nel patrio suolo il nostro presidente del Consiglio trova occasione per tessere pubblicamente le lodi del bunga bunga come filosofia di vita e, qualora non bastasse, sprezzante del pudore, si concede affermazioni di questo genere: «Credo che nessuno possa governare meglio di me».
Intanto, i comici di mezzo mondo stanno incrociando le dita affinché Berlusconi riesca ad uscire anche questa volta, in un modo o nell’altro, indenne da un processo così da poter continuare a occupare la scena pubblica.
Non è mica facile trovare un’altra musa ispiratrice di tale portata.
Nella foto: una vignetta di Vauro Senesi.
Simone Olivelli