Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi sull’opposizione e sul mondo gay hanno scatenato le ire dell’opposizione.
Franco Grillini, presidente onorario di Arcigay, afferma: “Ed ecco che Berlusconi racconta una delle sue barzellette e fa la morale sui gay. Ci sarebbe da morir dal ridere perché Berlusconi che fa il moralista è come se gli impiegati di una banca prendessero lezioni di sicurezza da un rapinatore. La verità – prosegue Grillini – è che dopo le marchette del bunga bunga ora per sopravvivere deve pagare la marchetta al Vaticano che continua a sostenerlo per l’esenzione Ici, l’8 per mille, e chi più ne ha più ne metta. Berlusconi dice che finché c’è questo governo mai diritti agli omosessuali ragion di più per andare al voto quanto prima e promuovere una campagna di liberazione dalla destra bungarola e baciapile”.
Il presidente del Consiglio aveva, infatti, ribadito il suo punto di vista sulle famiglie omosessuali: “Finché ci sarà il nostro governo, le coppie gay non saranno mai equiparate a quelle tradizionali”.
Anche il Pd si oppone a tale presa di posizione.
Ivan Scalfarotto dichiara: “Berlusconi prima di parlare si impegni per le politiche a sostegno della famiglia. Siamo penultimi in Europa. Solo la Polonia spende meno di noi per le politiche familiari e la maternità. Sui temi etici non abbiamo nulla da imparare da uno come Berlusconi, le famiglie omosessuali sono vere, solidali e unite. Non prendiamo certo ad esempio un uomo come lui, né può darci lezioni di morale uno che ha fatto della famiglia, coi suoi comportamenti privati, carne da cannone”.
Anche il presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso, biasima la visione del Cav sul mondo LGBT: “Berlusconi con le sue dichiarazioni di oggi sulla famiglia, i gay, le adozioni e quant’altro dimostra che la sua rivoluzione liberale di massa non è mai esistita. Un liberale vero sa cosa sono la libertà e i diritti civili. Berlusconi invece ha due filosofie politiche, una il bunga bunga e l’altra la demagogia populista. Non c’è che dire Silvio Berlusconi è sempre più Cetto la Qualunque anche sui diritti civili”.
Carmine Della Pia