In memoria di Johnny Cash, icona del country-folk

79 ANNI FA NASCEVA UNO DEI PIÙ GRANDI CANTAUTORI DEL SECOLO SCORSO

J.R. Cash nasceva il 26 febbraio 1932 a Kingsland, e nelle assolate terre del sud degli Stati Uniti non avrebbe mai sognato di diventare uno dei cantanti simbolo del XX secolo. Johnny imparò sin da bambino la dura lezione fatta di sudore e lacrime, lavorando con la sua famiglia nei campi di cotone che il Governo aveva dato loro in affidamento. Ma a Johhny quella vita non piaceva e si arruolò nell’esercito, svolgendo parte del servizio militare in Germania e sviluppando una sorta di insofferenza nei confronti dell’autorità costituita. Se non altro il viaggio in Germania è fondamentale per un altro motivo: è lì che comprò la sua prima chitarra e iniziò a conoscere la musica.

Poi, improvvisamente, il primo contratto a Memphis, Tennesse (la stessa patria di quell’Elvis Presley che in giovane età fu compagno di carovana in uno straordinario tour con Cash, Jerry Lee Lewis e altri pionieri del rock), il primo album, Johnny Cash and his hot and blue guitar , il successo e le sue conseguenze devastanti: l’abuso di droghe, il divorzio con la prima moglie Vivian Liberto, i concerti annullati, l’overdose quasi fatale. E poi l’incontro con June Carter, anche lei cantante e interprete country, il suo “anello di fuoco” (Ring of fire, appunto, come la canzone da lei scritta per lui nel 1963), la donna che rimase per sempre la sua compagna, dopotutto e nonostante tutto. Memorabile il ritratto del loro rapporto contenuto nel film Walk the line, con Joaquin Phoenix e Reese Witherspoon.

Una vita che è stata una parabola di successo, decadenza, droghe, alcool e amore, segnata da una resurrezione artistica arrivata nel 1994 – dopo oltre un decennio di dimenticatoio e insuccessi – che ha visto Cash ricevere finalment i doverosi riconoscimenti da parte di tutta la comunità dei musicisti, a partire da quegli U2 che già in Zooropa lo avevano coinvolto nella registrazione del brano The wanderer.

La morte arrivò per Cash nel settembre 2003, solo tre mesi dopo la scomparsa della sua compagna di vita, June Carter. Ma anche dopo la sua dipartita Johnny non mollò la presa e si aggiudicò un Grammy Awards postumo per il brano Hurt, cover dei Nine Inch Nails. E l’America già si prepara a celebrare degnamente, nel 2012, gli ottant’anni dalla nascita del cantante che ne ha cantato grandezza e miseria, al ritmo travolgente della musica di Nasvhille.

Nel video, Johnny Cash interpreta Walk the line durante la storica esibizione al penitenziario di San Quentin.

R. D. B.