Prodi sulla crisi: Italia ultima ruota del carro

Ospite del convegno “Manifutura 2011” organizzato a Bologna da Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco, l’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, è oggi tornato a parlare di crisi economica. “Per ora siamo l’ultima ruota del carro – ha osservato il Professore riferendosi all’Italia – il più lento tra i grandi Paesi come ripresa”.

“Speriamo di cambiare rotta perché se continuiamo così – ha spiegato Prodi – per riprendere il livello di prodotto nazionale che avevamo prima della crisi dovremo aspettare il 2015. Attenzione – ha insistito – se non ci muoviamo perdiamo sette anni”.

E allargando la sua analisi all’Europa, l’ex premier ha lamentato l’assenza di un coordinamento comunitario capace di stimolare la ripresa: “Manca a livello europeo – ha osservato il democratico – una politica industriale e questo avviene in un periodo in cui in tutto il mondo si sono riprese le politiche industriali”.

“Il caso Fiat – ha continuato Prodi – è uno degli effetti di questa mancanza: si sono fatti tanti discorsi su Marchionne, sta mettendo a confronto o all’asta una politica industriale di un Paese come gli Usa con quello dell’Italia e gioca, nel senso serio del termine, scommette, cerca la maggiore convenienza per un’impresa riguardo a queste politiche”.

E nel lungo intervento del Professore ha trovato spazio anche qualche considerazione sulla politica estera, con l’inevitabile riferimento agli accadimenti che stanno sconvolgendo l’intero Maghreb: “Per tutta l’area, non solo per la Libia – ha osservato l’ex capo del governo – ci vuole una politica unitaria”.

Infine la battuta, con la quale Romano Prodi ha tentato di sdrammatizzare la difficile situazione dell’opposizione italiana, spesso incapace di conquistare i favori degli elettori: “In Egitto i militari – ha ricordato il Professore – hanno aperto un dialogo con l’opposizione, hanno fatto parlare in tv i fratelli musulmani che hanno fatto la loro proposta politica e hanno detto che non presenteranno candidati alle prossime elezioni presidenziali”.

“Anche l’esercito – ha continuato l’ex premier – ha risposto che non presenteranno candidati alle prossime elezioni presidenziali. E poi i fratelli musulmani si sono impegnati, almeno in televisione, a onorare uno strano impegno: ci presenteremo alle elezioni, ma vi garantiamo che non vinciamo. E questa – ha scherzato Prodi – è una cosa, per il Pd, grandiosa“.

Maria Saporito