Libia: l’Onu cerca il dialogo. Gheddafi minaccia l’Europa col terrorismo

In Libia occorrono consultazioni urgenti per porre fine al più presto al massacro di civili ancora in atto ad opera delle milizie di Gheddafi. E’ il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon a far sentire la sua voce al Colonnello di Sirte, intimandogli di cessare immediatamente gli “attacchi indiscriminati” alla popolazione. Nomina Abdelilah al-Khatib, ex ministro degli Esteri giordano, come “inviato speciale” in Libia per avviare un dialogo col regime. Per tentare di risolvere l’emergenza umanitaria che ogni giorno si fa più grave.

I numeri parlano da soli: 85 mila persone in fuga verso l’Egitto, 4 mila in cammino verso l’Algeria e 100 mila che cercano la salvezza in Tunisia. Numeri che fanno da contraltare alle vittime di una guerra civile che solo adesso inizia a definirsi nel suo dramma. Soltanto a Bin Jawad, città al confine tra la Cirenaica e la Tripolitania, ieri ci sono stati 18 morti e una ventina di feriti tra le fila degli insorti, i quali raccontano che le milizie gheddafiane hanno posizionato cecchini nelle case dei civili, sparano sulle ambulanze e bombardano le strade per impedire sia gli spostamenti dei ribelli che l’arrivo di aiuti.

E mentre il Paese si è già trasformato in un inferno per i civili, a Tripoli si tenta la via diplomatica. Ieri lo stesso Ban Ki Moon ha avuto un colloquio col ministro degli Esteri libico Musa Kusa: il regime, ha detto il Segretario Onu, deve assumersi la responsabilità di “difendere i propri cittadini e ascoltare le legittimazione aspirazione del popolo libico di vivere in dignità e pace”. Lo stesso Kusa ha accettato il prossimo invio in Libia di un team umanitario dell’Onu.

Ma la replica alla diplomazia mondiale arriva ovviamente direttamente dal Raìs, il quale ieri ha lanciato il suo monito all’Europa e al mondo: se dovessi saltare “arriveranno i terroristi, Bin Laden verrà ad installarsi in Nord Africa, attaccheranno la Sesta flotta americana, ci saranno degli atti di pirateria qui, alle vostre porte.” E ancora: “Senza di me sarete invasi da migliaia di immigrati, che nessuno riuscirà a fermare.

Ma soprattutto Gheddafi continua a denunciare le ingerenze estere negli “affari” del suo Paese. E quanto ha detto in un’intervista trasmessa da France24, è già diventato il manifesto ufficiale della sua terrificante resistenza: “Non uscirà fuori alcuna democrazia da questo complotto”.

 

Cristiano Marti