Giappone, ambasciata italiana: Lasciare immediatamente Tokyo

GIAPPONE Lasciare il Giappone, se non si hanno motivi importanti per rimanere, tutti gli italiani sono invitati ad allontanarsi dalle zone colpite dallo tsunami, provocato dal terremoto di venerdì scorso, e da quelle potenzialmente a rischio catastrofe nucleare per i danni riportanti – e che sembrano aumentare di ora in ora – dall’impianto nucleare di Fukushima, dove nella maggior parte dei reattori si stanno verificando esplosioni che portano alla fuoriuscita di radiazioni ritenute «potenzialmente letali».

AMBASCIATA: CONTATTATECI VIA MAIL L’invito a trasferirsi in altre zone del Paese più sicure era già giunto ieri per bocca dell’ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, che aveva dichiarato: «Se il vento portasse verso la città questa nube radioattiva sarebbe un bel problema, per questo consigliamo di partire alle famiglie e alle persone che non hanno ragioni impellenti per rimanere», aggiungendo anche che «tutto lo staff dell’ambasciata è rimasto al lavoro ed è impegnato 24 ore su 24, ma gran parte dei loro familiari sono partiti».
Oggi l’appello viene ribadito fornendo ulteriori dettagli a chi volesse seguirlo: «Rinnoviamo vivamente la richiesta di far urgentemente pervenire via e-mail agli indirizzi: consular.tokyo esteri.it e ambasciata.tokyo esteri.it i nominativi dei membri del nucleo familiare che sono già partiti, nonché di avvertire, sempre via email allo stesso indirizzo, questa ambasciata nel momento in cui lascerete il Paese». Infine: «Vi preghiamo di segnalarci presenze di italiani temporaneamente presenti e quindi non registrati in ambasciata, se possibile dandoci il loro indirizzo email».

PROTEZIONE CIVILE: PER ORA NON CI SONO RADIAZIONI A TOKYO Parziale rassicurazione, almeno per il momento, quella proveniente dai tecnici italiani che hanno effettuato una misurazione della radioattività nelle zone vicine a quella dove è situata la nostra ambasciata a Tokyo: «La misura effettuata dai tecnici della Protezione Civile dà un valore della radioattività di fondo misurata (sul tetto dell’Ambasciata) di 0.04 microsievert/ora. Inoltre, avendo la possibilità di effettuare una misura spettroscopica, i tecnici hanno avuto la possibilità di escludere la presenza di radiazione proveniente da isotopi artificiali (cioe’, non ci sono isotopi che possono essere stati prodotti in un reattore nucleare). Per riferimento, il valore di radioattività ambientale tipico della città di Roma è di 0.25 microsievert/ora. E’ evidente che queste misure portano ad escludere qualunque rischio di contaminazione a Tokyo (almeno nelle vicinanze dell’Ambasciata)».

S. O.