Annullato sciopero dopo reintegro del Fus – Dopo un lungo braccio di ferro durato mesi, il mondo dello spettacolo sembra trovare un po’ di requie. La strenua lotta contro la politica “tagliereccia” del Governo sembra ora inclinarsi a favore degli addetti ai lavori del mondo dello spettacolo, che hanno visto le varie proteste e occupazioni premiate con un dietrofront del Governo, che ha deciso di reintegrare i tagli al Fus, come reso noto già giorni fa dal ministro Tremonti a seguito di un colloquio con il direttore d’orchestra Riccardo Muti e il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Riportiamo di seguito il comunicato stampa con cui i sindacati Cgil, Cisl e Uil, poche ore fa, hanno reso noto l’annullamento dello sciopero generale del mondo dello spettacolo, annunciato la scorsa settimana.
Prendiamo atto con grande soddisfazione che in data odierna il CdM ha determinato per Decreto provvedimenti di rifinanziamento del FUS, ed è stata definitivamente accantonata l’ipotesi della addizionale di un euro sui biglietti del cinema aprendo un vero e proprio percorso che dia risposte definitive su una autentica tassa di scopo per finanziare il tax credit e il tax shelter.
Riservandoci una più attenta valutazione del decreto in oggetto, possiamo comunque affermare che tale positivo risultato sia in particolare il frutto della convinta e responsabile mobilitazione messa in campo dai lavoratori e dalla sinergia avuta con tanti artisti in difesa di un patrimonio culturale ed economico la cui sopravvivenza viene messa in discussione da una sconsiderata politica di tagli a tutti i livelli.
Questo primo importante risultato se da un lato ci consente di procedere alla sospensione dello sciopero già proclamato per il prossimo venerdì 25, dall’altro ci impone di mantenere alta l’attenzione e la mobilitazione per sostenere, con tutte le iniziative sindacali che riterremo necessarie, le nostre richieste per dotare il settore di una condivisa “legislazione di sistema” e di una “rete di protezione sociale” indispensabile per un comparto caratterizzato da discontinuità e precarietà occupazionale.
R.D.B.