Roma – In programma per tre manifestazioni a Roma contro l’ultimo provvedimento del governo giudicato un’ennesima legge ad personam, il processo breve, che sarà in aula proprio domani. Lo slogan sarà : “In piazza per svegliare la democrazia”.
Montecitorio – Mentre in aula arriverà il provvedimento sul processo breve, all’esterno si mobiliterà nuovamente la piazza. Per bloccare una delle “operazioni più indegne realizzate da questa maggioranza parlamentare“.
“Tutto è pronto per la Giornata della Democrazia“, fanno sapere gli organizzatori della mobilitazione lanciata da Articolo 21, Libertà e Giustizia e dal Popolo Viola. Appuntamento quindi per domani a Roma. Nel pomeriggio in piazza Montecitorio e dalle 20 alle 24 in piazza Santi Apostoli.
E la protesta contro l’ennesima legge ad personam per Silvio Berlusconi cresce, raccoglie nuove adesioni di ora in ora. Parlamentari e associazioni. Fino a personaggi del mondo dello spettacolo e alle associazioni studentesche.
Il via alle 14 – Tutto partirà da piazza Montecitorio, proprio mentre alla Camera saranno in discussione le norme sulla prescrizione breve. Provvedimenti che vogliono solo “offrire l’ennesimo scudo legislativo al presidente del Consiglio“, dice Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia. Che aggiunge: “La questione vera è un’altra, e riguarda quei tanti cittadini che ci vanno di mezzo. Questi sono provvedimenti che non li rispettano. Noi saremo in piazza per difendere uno dei principi cardine della nostra democrazia: l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge“.
Proprio in vista della giornata di martedì, stasera il comitato promotore si riunisce in un’assemblea aperta a Roma. E domani mattina a Firenze, alcuni attivisti suoneranno “la sveglia della democrazia“. Si tratta di accompagnare i deputati nel loro viaggio verso Roma. E ricordare loro l’importanza della discussione che affronteranno alla Camera.
La mobilitazione cresce soprattutto online, un network di protesta, formato dai siti e dalle tante pagine che sui social network, diffondono l’iniziativa.
“Siamo convinti che queste mobilitazioni di cittadini siano indispensabili per dare un segnale chiaro: in Italia la maggioranza degli elettori vuole che il Parlamento si occupi dei problemi reali e non degli interessi del capo“, dice Gianfranco Mascia del Popolo Viola. E, per questo, “il presidio permanente in piazza Montecitorio continuerà anche nei giorni di mercoledì e giovedì“.
E crescono le adesioni, oltre a rappresentanti dei partiti anche personaggi come Dario Vergassola, Valerio Mastandrea, Dario Fo, Franca Rame e Moni Ovadia hanno condiviso l’appello contro il processo e la prescrizione breve.
Non mancheranno i partiti politici di opposizione, in testa Pd e Idv.
Matteo Oliviero