F1, Ferrari concentrata in vista dell’impegno in Malesia

F1, Ferrari al lavoro – Inutile nascondere che bisogna inseguire. Nonostante Montezemolo sperava di avere già da subito una macchina in grado di dettar legge, gli sforzi di Domenicali e dei suoi uomini non sono bastati per recuperare il gap dalla Red Bull, presentandosi al primo appuntamento stagionali ancora indietro e mai in grado di primeggiare sia in qualifica che in gara. Una doccia fredda dopo i promettenti test invernali, che però non ha gettato nello sconforto Maranello ed anzi ha dato maggior impulso in vista delle prossime sfide: “Abbiamo in programma di cambiare per migliorare la situazione in Malesia. Tutto ciò fa parte di un programma molto nutrito. Avremo tre o quattro modifiche, inoltre ci saranno altri aggiornamenti in arrivo nei tre giorni che separano Malesia e Cina

Attenta ricerca – A parla è il vice-team manager Pat Fry, il nuovo acquisto del cavallino, bravo ad ammettere le difficoltà riscontrate a Melbourne senza però lanciare allarmi ed aumentare una già alta tensione: “Se c’è una cosa che è lampante è che il nostro passo di gara è stato sicuramente migliore della prestazione in qualifica. Molto è dovuto al modo in cui la nostra macchina utilizza le gomme, quindi questo lavoro di analisi è stato dedicato al miglioramento del comportamento sul giro singolo, confrontandolo con quello sulla distanza. Inoltre, abbiamo lavorato anche sull’aerodinamica, per cercare di capire come tirare fuori più efficacemente il potenziale della vettura. Si è quindi entrato nel dettaglio, cercando di capire e migliorare ove possibile, contando il poco tempo a disposizione.

Gioco tattico – Infine anche Fry dà il suo giudizio sulle novità della stagione (KERS e ala mobile), dando un interessante disegno delle gare che vedremo in futuro: “Credo che i sorpassi siano leggermente più facili, il KERS inoltre aiuta. Questo piccolo incremento ha migliorato lo show, grazia anche al comportamento degli pneumatici: il risultato non è più chiaro sin dalle prime fasi di corsa, come avveniva nel 2010. Sta diventando un gioco tattico fra le due macchine: quella che insegue che usa entrambi gli strumenti e quella inseguita che si difende usando solo il KERS” Un nuovo volto ancora tutto da scoprire. Ci aspettano intense emozioni.

Riccardo Cangini