Ritorno dell’Islam riformista. I Fratelli Musulmani parteciperanno alle prossime elezioni politiche in Egitto. L’influente movimento integralista islamico ha creato una propria formazione politica dal nome “Partito della libertà e della giustizia”. Il presidente sarà Mohammed Morsi, componente dell’ala “riformista” del movimento, ex parlamentare e professore alla facoltà di ingegneria dell’università’ di Zagazig. Egli stesso ha assicurato che il partito sarà moderato e indubbiamente separato dalla confraternita e non sarà “teocratico”. Lo ha annunciato stamane in una conferenza stampa Mohammed Hussein, segretario generale dei Fratelli Musulmani. L’obiettivo è quello di raccogliere il 45-50% dei seggi in Parlamento alle prossime tornate elettorali che si terranno nel mese di settembre.
Contro la Costituzione. Lo slogan che da sempre accompagna le azioni della confraternita è “L’Islam è la soluzione”. Nel 2005 i Fratelli Musulmani vinsero un quinto dei seggi dell’Assemblea del Popolo, tuttavia la loro influenza non è mai stata efficace. Per la prima volta, il movimento si fregia di un’investitura ufficiale, nonostante la Costituzione egiziana che è tuttora in vigore vieti espressamente la possibilità di fondare partiti politici che si ispirino alla religione e quindi all’Islam. Tuttavia, il partito sarà sostenuto dall’ala più riformista della confraternita, aggirando così la norma che ne impedirebbe la creazione. Qualora i Fratelli Musulmani dovessero raggiungere i risultati auspicati, l’Egitto prenderebbe decisamente la strada dell’Islam, invece di modernizzarsi e avvicinarsi all’Europa.
Radicati nella società. La confraternita dei Fratelli Musulmani fu fondata nel lontano 1928 da Hasan al-Banna in risposta all’occidentalizzazione della società islamica. Integralisti e spesso teocratici, si ispirano ai valori islamici tradizionali, sostengono un’osservanza rigida al Corano e rifiutano influenze occidentali e mistiche. I punti cardine del loro movimento sono Allah, il Profeta e la jihad, intesa come guerra santa per difendere il proprio credo dagli usurpatori. La confraternita fu messa fuori legge nel 1954 dall’allora presidente Nasser poiché alcuni esponenti tentarono di assassinarlo. Considerati illegali, ma da sempre tollerati in Egitto, i Fratelli Musulmani si sono radicati nella società, sostenendo le classi più povere, nell’insegnamento e nella sanità, diventando un vero punto di riferimento. Fra i loro ranghi, figurano persone molti influenti in numerose professioni, come medici, avvocati e scienziati.
Emanuele Ballacci