Mirtilli selvatici, in Ecuador i più antiossidanti

Mirtilli tropicali ricchi di antiossidanti. I mirtilli tropicali sono 11 volte più antiossidanti di quelli coltivati più a Nord, negli Stati Uniti. I mirtilli coltivati in Ecuador, Messico e in altre zone del Centro e in altri Paesi del Sud America c’è una varietà di frutti di bosco selvatici che supera tutte le altre. Lo sostiene una ricerca del Dipartimento Usa dell’Agricoltura portata avanti dai ricercatori del Giardino Botanico di New York che hanno pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry uno studio per evidenziare i benefici apportati dalle antocianine, composti naturali che oltre a colorare le preziose bacche hanno proprietà antinvecchiamento, anticancerogene e salva-cuore.

La produzione è scarsa. I mirtilli selvatici hanno un unico difetto: la produzione è scarsa e quindi sono pochi i fortunati che possono avvalersi delle loro immense proprietà benefiche che promette di farli essere tra i primi frutti commestibili conosciuti. Secondo il Dipartimento Usa dell’Agricoltura i mirtilli sono al primo posto in una lista che contiene 40 alimenti vegetali tra frutta e verdura ritenuti quelli con più proprietà benefiche per la circolazione e il metabolismo. Le antocianine, come altri flavonoidi, sono in grado di sopprimere la produzione dei radicali liberi, molecole instabili che causano stress ossidativo e il rilascio di fattori proinfiammatori nel sangue, causando danni alle pareti interne dei vasi sanguigni. Per Pedraza-Penalosa, ricercatore che ha partecipato allo studio, la presenza di questi “gioielli” naturali sul mercato è ancora “davvero rara”, vista appunto la scarsa produzione.

Lo studio. Lo studio ha preso in esame, un mirtillo tipico del Nord America e cinque, meno conosciuti tipi provenienti dall’area tropicale del continente americano, ricercando gli elementi nutritivi e benefici per la salute, presenti in tutti i tipi. Gli antiossidanti, riconosciuti per le loro proprietà benefiche per la salute umana, erano presenti, in tutti i mirtilli esaminati, ma in particolare, due di quelli selvatici, mostravano una concentrazione più elevata, del tipo nord americano, normalmente venduto negli Stati Uniti.

Adriana Ruggeri