Roma –Il ministro dello Sviluppo Romani attacca la collega dell’Ambiente Prestigiacomo per i ritardi nel nuovo decreto sugli incentivi. “Vorrebbe l’autocertificazione, ma l’Italia non è tutta come la Lombardia“.
Romani – Dopo l’ennesimo rinvio nell’approvazione del decreto sull’energia si è aperto lo scontro tra i Ministeri dello Sviluppo economico e quello dell’Ambiente.
Le parole di Romani sono la testimonianza dell’attrito tra i due Ministri: “Se quella matta della Prestigiacomo non mi fa incazzare ancora oggi…Lo dico perché sono un po’ arrabbiato, veramente, non ci ho dormito la notte...”, afferma Romani.
Il varo del quarto conto energia è necessario dal marzo scorso, quando ad appena poche settimane dall’entrata in vigore del nuovo regime di incentivazione per il fotovoltaico, Romani ha fatto licenziare da Palazzo Chigi il decreto ” ammazza rinnovabili” che ha rimesso tutto in discussione.
Il vecchio sistema di aiuti all’energia solare cessa quindi di avere validità a fine maggio, mentre a stabilire le regole per il futuro dovrebbe essere appunto un nuovo provvedimento.
“Sarà pronto entro il 20 marzo“, aveva assicurato il Ministro.
Romani riferendosi alla Prestigiacomo rincara la dose, “qualche estremista vorrebbe che l’incentivo venisse fermato al momento in cui io mi autocertifico la conclusione dei lavori. Dell’autocertificazione consentitemi di dubitarne, non in Lombardia per l’amor di Dio, ma in qualche altra parte d’Italia qualche dubbio sull’autocertificazione ce l’ho…“.
Parole gravi soprattutto perché lasciano spazio a congetture sull’esistenza di qualche sospetto sulla posizione della Prestigiacomo visto che probabilmente tra le “altre parti d’Italia” di cui ha parlato Romani c’è proprio la Sicilia, terra d’origine e collegio elettorale della collega dell’Ambiente.
Romani minimizza e si scusa – Dallo staff del ministro si fa sapere che quelle utilizzate da Romani sono “espressioni colorite, visto che i rapporti fra i due colleghi sono ottimi“. Non si tratta quindi assolutamente di un attacco personale.
Poi il Ministro stesso continua: “Si tratta di dichiarazioni estrapolate da un contesto conviviale, derivate dall’intenso e aperto confronto sul decreto per il fotovoltaico con il ministro Prestigiacomo. Sono rammaricato per quanto accaduto e, soprattutto, per la conseguente strumentalizzazione mediatica da parte di alcuni. Non viene messa in discussione in alcun modo la stima, personale e professionale, che ho nei confronti del ministro Prestigiacomo“.
L’opposizione: “Divisi ancora una volta” – “Ancora una volta sono divisi su tutto: l’ennesima lite di ordinaria follia del governo, che oggi vede un furibondo ministro Romani scatenarsi contro la collega Prestigiacomo, altro non fa che aggravare i problemi di un Paese che ormai è sempre più senza guida in nessun settore“, dice la responsabile Ambiente dei democratici Stella Bianchi. “Quella di Romani e Prestigiacomo è una divisione molto grave perché mette a rischio centomila lavoratori in un settore strategico per il futuro del Paese, che era cresciuto nonostante la crisi per poi essere paralizzato dal decreto Romani“. Mentre secondo Antonio Borghesi, dell’Idv: “Ormai siamo agli stracci in faccia su tutto, dalla Libia alle rinnovabili. La lite odierna tra il è l’immagine perfetta di un governo e di una maggioranza che non esistono più, lacerati e spaccati su tutto e incapaci di trovare il bandolo della matassa in qualsiasi settore“.
Matteo Oliviero