Umbria, un Primo Maggio per cambiare musica

Un’occasione per sottolineare le grandi difficoltà che affliggono il mondo del lavoro, oltre che per rilanciare lo sciopero generale del prossimo 6 maggio. E’ questo, secondo la Cgil dell’Umbria, il significato, di enorme rilievo, che assume quest’anno la festa dei lavoratori. “In un periodo di grande difficoltà come quello in cui viviamo – ha detto i giorni scorsi Sgalla, Segretario Generale Cgil di Perugia – il primo maggio non può essere solo un momento di festa, come per tradizione è sempre stato. Le politiche poste in essere dal governo – ha proseguito – non solo non hanno saputo fornire risposte adeguate alla crisi economica in atto, ma stanno mettendo a dura prova i lavoratori”, per questo lo sciopero generale diventa uno strumento irrinunciabile, tanto per i lavoratori quanto per chi li rappresenta, per far sentire la propria voce. “Per noi – ha spiegato – l’unità dei lavoratori rappresenta un valore. Nelle assemblee che si stanno svolgendo in vista del 6 maggio, stiamo registrando un forte sconcerto da parte dei lavoratori che lamentano la frammentazione delle proprie rappresentanze sindacali in una fase critica come quella in atto”.

A Perugia. Tante le novità del primo maggio perugino e della scaletta del pomeriggio di piazza IV novembre (dalle 16.30 fino alle 24.00). Un primo elemento di cambiamento è sicuramente il coinvolgimento, già in fase di progettazione, di soggetti esterni al sindacato, in particolare del mondo giovanile, mettendo insieme varie competenze presenti sul territorio che hanno prodotto risultati davvero di qualità come la campagna grafica e quella video, sulle quali hanno lavorato Daniele Pampanelli, Le Fucine Art&Media e Radiophonica. Poi tante adesioni di artisti e non che porteranno il loro contributo sul palco: da Mauro Casciari de Le Iene, che sarà il conduttore della giornata, a Diego Mencaroni con il suo Corzo de Perugino sul lavoro, dall’attore Mirko Revoyera agli studenti universitari e poi, naturalmente, i lavoratori ed i gruppi musicali locali. Fino al concerto di chiusura dei Radici nel Cemento.

Nel resto dell’Umbria. Ma i festeggiamenti del primo maggio non riguardano solo il capoluogo umbro. Ci sono iniziative in programma in almeno 23 piazze della provincia perugina. Tra queste, un capitolo di particolare rilievo è rappresentato dal concerto in programma a Città di Castello. Qui la musica sarà un’occasione per mettere in sistema i problemi del lavoro con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Il programma completo

Mauro Sedda