Roma – Grande soddisfazione da parte del Ministro degli Esteri Frattini, dopo la notizia della morte di Osama Bin Laden. “Grande vittoria”.
Bin Laden – “Una grande vittoria per gli Stati Uniti e per l’intera comunità internazionale”. Soddisfatto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, dopo la divulgazione della morte del ricercato numero 1 al mondo.
Lui e la Farnesina hanno espresso “la più forte soddisfazione” per l’operazione delle forze militari statunitensi che hanno portato all’eliminazione di Osama bin Laden, definendola una “vittoria del bene contro il male”.
“E’ un atto simbolico che vuole in qualche modo fare giustizia e soprattutto far comprendere che la lotta al terrorismo non è inutile”, gli fa eco Ignazio La Russa, ministro della Difesa. “Non che ora manchino altri capiterroristi, ma quella di bin Laden era una figura in qualche modo mitizzata e la sua uccisione potrebbe costituire un forte contraccolpo per il terrorismo. Almeno è questo che ci auguriamo”, ha aggiunto La Russa.
“L’uccisione di bin Laden può determinare qualche cambiamento nella partecipazione italiana alle missioni all’estero, ma non credo che saranno cambiamenti unilaterali”, ha ricordato La Russa. “L’Italia finora non ha mai preso una decisione al di fuori degli organismi internazionali che ci hanno determinato a partecipare alle missioni”.
Secondo il ministro della Difesa, dopo l’uccisione del leader di Al Qaida “potrà benissimo anche configurarsi un nuovo rapporto all’interno della coalizione nella lotta al terrorismo, non fosse altro per l’entusiasmo che ne può derivare e dall’altro lato per la mancanza di un uomo guida come è stato Bin Laden”.
Mullah Omar – Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha annunciato che “l’obiettivo” adesso è quello “di catturare il Mullah Omar”.
“Obiettivo che non è mai venuto meno da parte della coalizione internazionale che combatte il terrorismo. Anche per lui, ovviamente, bisogna trovare il luogo segretissimo in cui si rifugia. Credo che quando si apre una breccia, ci possa essere poi una maggiore collaborazione dal terreno che può aiutare ad avvicinarsi all’obiettivo. Del resto tutti sapevano che la zona dove è stato ucciso Bin Laden era off limits, nessuno diceva perché ma molti sul terreno conoscevano il motivo e cioè, che quella era l’area dove il capo terrorista si rifugiava. Gli americani sono stati bravissimi ad arrivarci. Riferendosi poi alla collaborazione offerta dal governo pachistano per individuare Bin Laden, Frattini ha detto che “è un grande segnale politico. E’ evidente che nel territorio pachistano ci sono molte forze che supportano sul terreno i gruppi terroristici e il fatto che il Governo con i suoi potenti servizi abbia dato il contributo all’operazione, ridà credito al Pakistan sulla scena della lotta al terrorismo”.
Matteo Oliviero