Come si evolverà lo scenario politico internazionale all’indomani della morte del capo di Al Qaeda Osama Bin Laden? E’ questo il quesito che maggiormente interessa i governi delle nazioni occidentali e tutti coloro che si chiedono come reagiranno le cellule terroristiche all’assassinio del leader jihadista.
La conferma della volontà di vendicare Bin Laden arriva direttamente dal portavoce del Tehrik-e-Taleban Pakistan, un gruppo che si è affiliato nel 2007 ad Al Qaeda: “Noi non possiamo confermare il martirio di Osama bin Laden ma se le nostre fonti ce lo confermeranno, noi lo vendicheremo e lanceremo attacchi contro i governi americano e pachistano, e le loro forze di sicurezza, perché sono nemici dell’Islam”.
Cia: Vorranno vendicarsi – Dall’altra parte dell’Atlantico paiono non avere dubbi: i militanti fedeli alla figura di Osama Bin Laden cercheranno in tutti i modi di vendicare il loro leader e per far sì che ciò non succeda c’è bisogno che i livelli di allerta sugli obiettivi sensibili vengano innalzati. Dalla Central Intelligence Agency statunitense (Cia) fanno sapere che “quasi certamente” vorranno vendicarsi perché “Bin Laden è morto, ma al Qaeda no. Dobbiamo restare determinati e vigili“.
Kerchove: Anche l’Ue possibile obiettivo – Secondo il coordinatore dell’antiterrorismo dell’Unione Europea, Gilles de Kerchove, gli obiettivi che saranno presi di mira principalmente saranno i territori e le figure legate agli Stati Uniti e al Pakistan, tuttavia anche l’Europa deve stare in guardia: “I pachistani e gli americani sono naturalmente il primo obiettivo ma poi ci siamo tutti noi, per questo nelle prossime settimane dovremo restare vigili”.
Kerchove non ha voluto soffermarsi più di tanto nel giudicare il fatto che Bin Laden sia stato ucciso e non arrestato. Tuttavia ha tenuto a ribadire il punto di vista dell’Ue: “Noi preferiamo un approccio giudiziario, arrestando e consegnando alla giustizia i terroristi. Trattandoli come criminali e non come combattenti per una causa”.
Simone Olivelli