Bossi: Berlusconi non è scemo, non farà cadere il governo

Milano – Berlusconi apre alla Lega dopo la minaccia di una crisi di governo e sulla mozione: ” Possiamo approvarla integralmente o modificarla in parte“. Il Carroccio chiede un termine preciso per la missione italiana.

Berlusconi apre alla Lega – In mattinata Berlusconi ha aperto il dialogo con la Lega sulla missione in Libia: “La mozione della Lega può essere condivisa, e non credo che ci saranno difficoltà per il governo”.
Intanto, la presidenza della Camera ha dichiarato ammissibili le mozioni della Lega e dell’Italia dei valori sulla missione.
Saranno da domani all’esame dell’Aula insieme con quelle di Pd e Terzo Polo
Sull’esito della votazione sull’intervento italiano in Libia, Bossi rassicura: “Berlusconi non è scemo, non vota per fare cadere il Governo“.
Per oggi è previsto un suo incontro con Berlusconi, ha comunicato il direttore de ‘La Padania’, Leonardo Boriani, ai microfoni di Radio24.
Del resto Berlusconi ha ancora da lavorare in Parlamento, c’è in primis la riforma della giustizia, quella sulle intercettazioni e quella sul fine vita proposta dall’Udc, insomma non ha alcun motivo per non cedere al ricatto della Lega.

La mozione leghista – Lo scontro tra Pdl e Lega riguarda la durata della partecipazione italiana alle operazioni militari contro Gheddafi. Il Carroccio chiede di fissare un termine preciso come prevede la propria mozione, mentre il Pdl ritiene impossibile esaudire questa richiesta in quanto la decisione spetterebbe in sede internazionale alla Nato.
L’ipotesi più accreditata è che il Pdl proponga alla Lega un emendamento alla mozione che preveda la convocazione periodica del Parlamento o delle commissioni congiunte esteri e difesa per valutare lo stato della missione e confermare la linea del governo. Più facile trovare l’accordo su altri due punti posti dalla Lega: evitare l’inasprimento della pressione tributaria per finanziare le missioni internazionali, ottenere il coinvolgimento di tutti i paesi che partecipazione alla missione contro Gheddafi nella gestione dei contraccolpi migratori.

Matteo Oliviero