Concerto del primo maggio, tra musica e Unità d’Italia

Concerto primo maggio – Un successo annunciato. Come ogni anno si è svolto in piazza San Giovanni a Roma il consueto concerto del primo maggio. In occasione della festa dei lavoratori, molti sono stati gli artisti che si sono alternati sul palco. I più attesi sono stati senza dubbio Ennio Morricone e il duo Dalla-De gregori. Il primo ha emozionato la platea suonando “Elegia per l’Italia”, composto per l’occasione. I secondi sono saliti per la prima volta insieme sul palco di piazza San Giovanni, e insieme hanno emozionato il pubblico.

La conduzione è affidata a Neri Marcorè che, dopo l’inno di Mameli in versione rock di Eugenio Finardi, esordisce con un “Fratelli d’Italia e sorelle d’Italia, benvenuti”. Quest’anno ricorre l’anniversario dell’Unità d’Italia e anche per tale ricorrenza lo slogan dell’evento è “La storia siamo noi. La storia, la patria, il lavoro”. La maratona di musica è durata circa 8 ore e tra i tanti artisti tra cui Caparezza, Bandabardò, Modena City Ramblers, Daniele Silvestri, Luca Barbarossa cariche di pathos sono state le esibizioni dei Subsonica, saliti sul palco intorno alle 20.30, che hanno fatto letteralmente esplodere la piazza ed Ennio Morricone, la cui “Elegia per l’Italia”, contenente riferimenti a “Addio mia bella addio”, “Va’ pensiero” e all’Inno di Mameli  ha riscosso scrosci di applausi.

Altro evento atteso era l’esibizione in coppia di Dalla-De Gregori. I due cantautori hanno fuso i rispettivi repertori in un’unica scaletta che ha incluso brani leggendari come “Titanic”, “Viva l’Italia”, “La donna cannone”, “Balla, balla ballerino”, “Se io fossi un angelo”. Il concertone organizzato dai sindacati confederali ha avuto quest’anno una meno marcata connotazione politica: non si sono notati striscioni di partito tra il pubblico, nè si è esagerato con la satira. Più presenti invece gli striscioni anti-nucleare e qualche frecciata anticlericale, vista la concomitanza con le celebrazioni in Piazza San Pietro per la beatificazione di Papa Wojtyla. La vera protagonista quindi, è stata la musica.

Rosario Amico