Mozione Lega, Berlusconi signor sì: E’ condivisibile, maggioranza al sicuro

Non deve essere facile per un tipo come Silvio Berlusconi vedersi costretto a dover dire sì un po’ a tutti. Il presidente del Consiglio che è sempre stato abituato, sia nella sua carriera politica che in quella imprenditoriale, a dettare legge – non solo quelle ad personam – da un po’ di tempo a questa parte non fa altro che cimentarsi in acrobazie diplomatiche dentro e fuori i confini nazionali.
Se tuttora a tenere banco è il suo cambio di opinione in merito alla missione in Libia, che ha visto in un primo momento la promessa di non partecipare ai bombardamenti per poi, invece, cedere alle pressioni degli Alleati, un’altra faccenda potrebbe costringere il premier a fare un altro dietrofront: la mozione della Lega Nord.

Rischio crisi – Da molti visto come un vero e proprio ultimatum al governo, con tanto di elenco dei punti che dovranno essere votati dal Parlamento per non rischiare di inciampare in una crisi politica non preventivata, la mozione che il Carroccio ha deciso di presentare è un fulmine a ciel sereno all’interno degli equilibri della maggioranza.
Pragmatismo elettorale o spinta ideologica – il pacifismo o l’interesse a non alimentare l’immigrazione? – il partito guidato da Umberto Bossi vuole tenere duro davanti ai propri elettori, mettendo in crisi – se non politica, comunque d’immagine – la solidità del Popolo della Libertà.
La Lega pretende che si definisca un termine cronologico alle azioni aeree sulla Libia, che si escludano interventi via terra, che ci si impegni nel non aumentare la pressione fiscale per finanziare campagne militari.

Berlusconi: Mozione condivisibile – Conoscendo il personaggio, ipotizzare l’utilizzo della macchina della verità quando a parlare è Silvio Berlusconi potrebbe sembrare un nonsense. Tuttavia, saremmo davvero curiosi di sapere cosa passi per la testa del presidente del Consiglio in questi ultimi giorni. Sbattuto da un’aula di Tribunale, dove a suo dire deve pararsi dal fuoco comunista, alle beghe di governo, dove a sparare sono gli amici leghisti, il premier sembra essere diventato un Signor Sì.
A chi gli chiedeva, oggi, se teme una crisi politica, qualora la mozione della Lega non ricevesse la sottoscrizione ufficiale in Parlamento anche da parte degli esponenti del Pdl, Berlusconi ha cercato di mostrare serenità: “Credo che la mozione della Lega possa essere condivisa. Non ci saranno difficoltà per il governo. La maggioranza non è a rischio“.
Se fino a qualche tempo fa si parlava della potenziale ricattabilità del presidente del Consiglio da parte delle ragazze che frequentano le sue residenze, da qualche settimana la debolezza di Berlusconi pare essersi estesa anche allLiba scena politica.

Simone Olivelli