Pdl: un vertice per decidere sulla Libia

I “pezzi grossi” del Pdl si sono riuniti questa mattina intorno alle 11,15 a palazzo Chigi. Unico assente eccellente, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, impegnato (suo malgrado) nell’udienza preliminare per il processo Mediatrade in cui risulta imputato per frode fiscale e appropriazione indebita. I pidiellini, capitanati dai sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, discuteranno della questione libica, soffermandosi sull’analisi della famosa mozione targata Carroccio, con la quale gli alleati padani chiedono al governo di frenare sugli interventi militari in Libia. Presenti, oltre ai capigruppo del Pdl alla Camera e al Senato, anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, e quello degli Esteri, Franco Frattini.

Pdl decide su mozione leghista – Una riunione a porte chiuse per concertare la linea da sostenere domani in Aula durante la votazione sulla mozione della Lega in riferimento alla questione libica. E’ quella che si sta svolgendo da oltre un’ora a palazzo Chigi, dove l’infaticabile Gianni Letta e il portavoce del premier, Paolo Bonaiuti, hanno convocato gli esponenti più rappresentativi del Pdl. Presenti al vertice il capogruppo del partito alla Camera, Fabrizio Cicchitto, il presidente dei senatori, Maurizio Gasparri, e i loro rispettivi vice: Massimo Corsaro e Gaetano Quagliariello. Non solo: a varcare la soglia del palazzo sono stati anche due tra i ministri più “coinvolti” nella gestione della crisi libica: il responsabile della Difesa, Ignazio La Russa, e il titolare della Farnesina, Franco Frattini.

L’apertura del Cavaliere – Saranno loro a tentare di trovare la quadra sulla difficile questione, nella speranza di individuare nel testo messo a punto dai leghisti (poco propensi alla prosecuzione della partecipazione militare italiana in Libia) punti sufficientemente condivisibili da garantire la tenuta del governo. La voce grossa levata fino a ieri dal Senatur (“O la votano o vogliono far cadere il governo”, ha detto riferendosi alla mozione presentata dai suoi) ha infatti indotto i prudenti berluscones a correre ai ripari per scongiurare il rovinoso tracollo. Una capitolazione che, comunque, lo stesso presidente del Consiglio (assente al vertice per questioni giudiziarie) ha definito come assai improbabile. Anzi impossibile: “La mozione presentata dalla Lega – ha detto stamattina ai giornalisti che lo attendevano davanti al palazzo di Giustizia di Milano – è condivisibile se non nella sua totalità, in moltissimi punti. Il governo reggerà e la maggioranza andrà avanti compatta”.

Maria Saporito