Chievo-Lecce 1-0 – E’ festa grande al “Bentegodi” ma solo per il Chievo: la vittoria sul Lecce per 1-0, firmata Rigoni, regala la salvezza (anche se non matematica) ai veneti: ora sono 7 i punti di vantaggio sulla terz’ultima (proprio il Lecce) e possono bastare con solo 3 giornate da giocare. Anche se Pioli, tecnico clivense, non la pensa così: “Salvi? Non si è mai al sicuro finchè non lo dicono i numeri. Ci serve ancora un ultimo sforzo”. Si mette male, invece, per i salentini: troppo rinunciatario l’atteggiamento iniziale di De Canio. Il tecnico giallorosso è deluso: “Abbiamo sbagliato troppo, ci è mancata lucidità. Ora siamo terz’ultimi ma tutto è ancora in ballo”.
Noia padrona – La paura di perdere (o di vincere) blocca le due squadre che, nella prima frazione di gioco, regalano noia esagerata ed emozioni limitate.
Il Lecce ci prova timidamente al 9′ con un’azione sull’asse Mesbah-Di Michele, poi è il Chievo a farsi vivo con Moscardelli che manda fuori di poco un bell’assist di Bogliacino. Ghiotta occasione per gli ospiti sul finire del tempo con un colpo di testa di Ferrario da pochi passi: ottima chance, malamente sprecata. Il pari male minore? Forse. Ma non sarà così.
Rigoni segna, Lecce spreca – Al 58′ il gol-partita: punizione dalla destra, incornata di Pellissier e miracolo di Rosati: sulla palla si avventa Rigoni che sigla il vantaggio. De Canio cambia e schemi e uomini ma la reazione è sterile: anzi, l’occasione migliore capita al Chievo per raddoppiare ma Moscardelli sbaglia la mira. Il Lecce punge solo con i colpi di testa: Mesbah prima e Chevanton poi non sono precisi, Ferrario non approfitta di un’incertezza di Sorrentino. Pellissier sigla il raddoppio a tempo scaduto ma l’arbitro annulla.
La festa comincia: la salvezza è cosa fatta. Ma solo per il Chievo. Il Lecce dovrà sudare. E non è detto che basti.
Edoardo Cozza