Con l’accusa di associazione mafiosa sono stati arrestati a Marina di Gioiosa Jonica, un comune in provincia di Reggio Calabria, il sindaco Rocco Femia, Francesco Marrapodi, assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica, Vincenzo Ieraci, assessore con delega all’Ambiente e Agostino Rocco, responsabile delle Politiche sociali.
I quattro, che furono eletti nel 2008 all’interno della lista civica ‘Uniti per Gioiosa Jonica’, sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta che ha portato a un totale di quaranta ordinanze di custodia cautelare.
Nel caso degli amministratori di Marina di Gioiosa Jonica, gli inquirenti sospettano che la loro elezione sia avvenuta per mezzo dell’intercessione del clan della ‘ndrangheta Mazzaferro, che avrebbe sostenuto la loro candidatura per poi ottenere in cambio i dovuti favori come riconoscenza per il particolare impegno profuso in periodo di ‘campagna elettorale’.
Elezioni controllate – L’operazione portata a termine dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e dallo Sco di Roma ha fatto emergere particolari inquietanti: i quattro arrestati sarebbero riusciti a manipolare l’intera tornata elettorale del 2008, compiendo così la volontà della cosca dei Mazzaferro.
A finire in manette è stato anche un poliziotto che è stato accusato di aver rivelato notizie coperte da segreto investigativo ad alcuni esponenti del clan. Franco Avenoso, questo il nome dell’agente, ha lavorato presso la centrale operativa del Commissariato di Siderno ed è sposato con la cugina di uno degli arrestati.
Nella foto: il sindaco di Marina di Gioiosa Jonica, Rocco Femia.
S. O.