Alfano, Riforma Giustizia: abc del testo di legge

Primo giorno di lavori. Oggi alla Camera si è entrati nel primo giorno di discussione della riforma della Giustizia. Dei quattro voti per i quali la legge promossa dal ministro della Giustizia Angelino Alfano dovrà passare, il Governo conta di portare la Camera a riunirsi almeno per il primo entro il tempo che ancora ci separa dalla pausa estiva di agosto. A breve, dunque, avrà termine la serie di operazioni preliminari e si procederà con i voti. Ovviamente si avvicina anche la nuova ondata di prevedibili polemiche, dal momento che i più considerano anticostituzionali le modifiche al sistema giudiziario che tenta di introdurre Alfano, tacciate di essere “ad personam”, nel senso di esser volte particolarmente a far uscire l’attuale presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dalla difficile impasse giudiziaria in cui versa da molti anni su svariati fronti, impegnato come è in più di un maxiprocesso di quelli ormai famosi ma irrisolti. La legge proposta da Alfano abbrevierebbe appunto i tempi di svolgimento di detti processi, ma anziché farlo velocizzando i tempi e le pratiche, semplicemente stabilirebbe un breve termine entro il quale i reati verrebbero prescritti, e le cause concluse definitivamente senza conseguenze giuridiche. In nome della praticità, che secondo alcuni è risolutiva sol per qualcuno, mentre la collettività rimarrebbe gabbata dei suoi diritti.

Riunione di stamani. Dunque stamani sono state intanto presentate di fronte alla Commissione Affari costituzionali ed alla Commissione Giustizia di Montecitorio le relazioni introduttive. L’opposizione, che come è noto è assolutamente avversa a questa proposta di legge, ha intenzione di allungare quanto più si potrà l’iter decisionale: circa 100 udienze sono previste prima della eventuale approvazione di questo testo di riforma. “Il testo è aperto a miglioramenti, ma senza stravolgere l’impianto della riforma. Imprescindibili sono i principi ispiratori della legge, la parità tra accusa e difesa e la responsabilità civile dei magistrati”, sono state le parole del ministro Alfano stamattina, al termine della seduta comune delle due commissioni. “Sulle audizioni abbiamo la massima apertura, anche la maggioranza ne chiederà a sostegno delle sue tesi, ma penso che si possa arrivare al primo voto della Camera entro l’estate”, è stata poi la previsione di Alfano, come già accennato.

Testo della riforma. Dieci sono i punti toccati dalla proposta di legge al vaglio da oggi: separazione tra giudici e pm, creazione di due Consigli superiori della magistratura, istituzione di una Corte di disciplina per i magistrati, fine del vincolo gerarchico della polizia giudiziaria alle procure, smussamento della categoricità del principio di obbligatorietà dell’azione penale, responsabilità civile diretta dei magistrati, inappellabilità delle sentenze di assoluzione, eccezioni al principio di inamovibilità delle toghe, nomina elettiva dei magistrati onorari, riorganizzazione dei consigli giudiziari.

S. K.