“A Scuola InForma”, parte il progetto per contrastare l’obesità

Cos’è “A scuola InForma”. Un progetto educativo per promuovere stili alimentari sani,  legati a una corretta alimentazione e alla pratica di attività sportive. “A scuola InForma” è un progetto presentato dal Modavi Onlus con il patrocinio del ministro della Gioventù e del dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono stati infatti presentati nei giorni scorsi i dati su abitudini alimentari e attività fisica degli adolescenti, che rilevano un’alta percentuale di ragazzi obesi e in sovrappeso che preferiscono stare ore davanti alla tv piuttosto che all’aria aperta facendo sport; inoltre adolescenti che non amano la colazione, ma fanno molti spuntini fuori pasto. Il progetto è indirizzato a 20mila studenti dai 13 ai 18 anni, ai loro genitori e agli insegnanti ed è realizzato nelle cinque regioni italiane dove il problema del sovrappeso e dell’obesità risulta maggiormente diffuso: Lazio, Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. In totale sono coinvolte una quarantina di scuole, situate in nove capoluoghi di provincia.

Stili alimentari errati nei ragazzi. Il rischio obesità è determinato non solo da un eccesso di calorie introdotte rispetto a quelle consumate, ma soprattutto – nell’età giovanile – da stili di vita sedentari, da una mancanza di esercizio fisico, che invece è fondamentale per la salute. Secondo recenti dati del Ministero della Salute, il 22% dei bambini pratica sport per non più di un’ora a settimana, mentre circa la metà ha la TV in camera, il 38% guarda la TV o gioca con i videogiochi per 3 o più ore al giorno e solo un bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta. Il risultato è che  il 25,6% dei maschi e il 12,3% nelle femmine di 15 anni è sovrappeso o obeso. Il progetto nasce dunque dalla consapevolezza che questo problema costituisce una reale emergenza di salute pubblica e per sconfiggerlo propone ai giovani stili di vita attivi ed equilibrati. E lo fa attraverso interventi educativi nelle strutture scolastiche da parte di 18 nutrizionisti, 9 psicologi e 15 sport trainer, coordinati da 9 operatori locali. Le linee guida nutrizionali di «A scuola InForma» sono indicate da un apposito comitato scientifico, che periodicamente si riunisce per valutare l’andamento del progetto ed è composto da: Emanuela Rampelli, dirigente del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio, Paula Benevene, psicologa, Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione associazione di dietetica e nutrizione clinica, Carla Favaro, specialista in Scienze dell’Alimentazione, Maria Rita Parsi, psicoterapeuta, psicopedagogista, Andrea Poli, direttore scientifico di Nutrition Foundation of Italy, e Silvia Stocchi, psicologa.

In Italia obeso un bimbo su quattro. L’Italia è ai primi posti in Europa per il numero di bambini in soprappeso, mentre l’obesità colpisce addirittura un bimbo su quattro; per non parlare dei rischi derivati dal ricorso a diete drastiche e fai da te che possono indurre malattie quali anoressia e bulimia. Eppure secondo l’Oms, basterebbe un uso migliore delle già esistenti misure di prevenzione per ridurre del 70% l’impatto globale delle malattie. “Insieme al ministero della Salute – spiega Emanuela Rampelli, dirigente del Dipartimento della Gioventù (che ha patrocinato l’iniziativa del Modavi) siamo molto attenti al problema perché malattie come anoressia e bulimia sono considerate come un’epidemia moderna che colpisce tutto il mondo occidentale. Alla base del rapporto patologico con il cibo c’è un’origine psicologica; sono comunque un sintomo del disagio giovanile”.

Adriana Ruggeri