Arrestati candidati in Campania. Bonelli: Chiederò di sospsendere le elezioni

Quarto– Dopo la notizia di candidati del Pdl finiti in un’inchiesta di mafia, risponde il presidente dei Verdi. Il suo partito in Campania, nel napoletano in particolare è alleato proprio con il partito di Berlusconi.

Bonelli: “Sono furioso” – In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, sul caso Quarto e sugli arresti dei candidati del Pdl, Bonelli dice: “Sono furioso”.
A Quarto infatti, sono stati arrestati per camorra due candidati al consiglio comunale del Pdl. Bonelli presidente del partito alleato non ci sta: “Le nostre liste sono pulitissime. Scriverò a Maroni per chiedergli di annullare le elezioni. Faremo una verifica al nostro interno sulla responsabilità di quanto è accaduto, se qualcuno è colpevole pagherà”.
Le liste del Pdl e dei suoi alleati non le abbiamo composte noi, ma loro. E’ un modo sbagliato di porre la questione. Quel che è accaduto è invece di una gravità inaudita. Ho scritto una lettera al ministro Maroni affinché verifichi ora, subito, se ci sono le condizioni per il blocco e il rinvio delle elezioni a Quarto. Domani cercherò di contattarlo attraverso la batteria del Viminale. Vogliamo sapere se la camorra ha in atto una strategia di infiltrazione nella politica locale che non si limita a questi due casi. Forse c’è necessità di una bonifica della politica a Quarto”.
Ammette il forte imbarazzo e la sua rabbia per  l’accaduto: ”Non mi nascondo dietro a un dito: stiamo ricostruendo un’immagine e una credibilità, c’è una necessità quasi etica di costruire un partito ecologista forte in questo paese ed io voglio essere molto rigoroso, perché queste vicende non aiutano quel processo di rinnovamento e rifondazione del Sole che Ride che abbiamo avviato. Ma siamo un partito federato, localmente possono avvenire delle alleanze particolari”.

Sul problema delle infiltrazioni
Bonelli spiega la sua ricetta: “Va estirpato il clientelismo che in certe zone della Campania va a braccetto con le organizzazioni malavitose. Si può fare con una regolamentazione ferrea e rigida delle candidature da parte delle forze politiche. E attraverso una politica che ascolti le esigenze dei territori, che proponga l’etica della responsabilità e la certezza del diritto. Nei mesi scorsi sono stato alla rotonda di Terzigno (Napoli) per ascoltare le ragioni delle mamme e dei cittadini che protestavano pacificamente contro la nuova discarica. La politica non li ha ascoltati. Quando la politica non ascolta, quando mancano l’etica della responsabilità e la certezza del diritto, vince il diritto del più forte. E in quei luoghi qual è il diritto del più forte”?

 Matteo Oliviero