Il grasso bruno aiuta il corpo a bruciare energia e calorie –Arriva dagli Stati Uniti l’ultima scoperta nella lotta contro l’obesità. Per combattere i chili di troppo e gli inestetici e poco salutari cuscinetti adiposi sarebbe sufficente trasformare il grasso “cattivo”, o bianco, in grasso “buono” o bruno. A sostenerlo sono i ricercatori dell’Hopkins University School of Medicine di Baltimora, nel Maryland, che sostengono, tra l’altro, di aver trovato il modo per convertire un tipo di grasso nell’altro.
Il tessuto adiposo si distingue in tessuto adiposo bianco e tessuto adiposo bruno. Il primo, diffuso principalmente tra gli adulti, è quello che si deposita su fianchi e addome, il secondo, presente in particolar modo nei neonati e che tende a scomparire con l’età, ha invece la funzione di produrre calore e di bruciare energia. Il team di ricercatori guidati dal dottor Sheng Bei hanno condotto un’esperimento su dei topi di laboratorio, e hanno scoperto che modificando l’espressione di una proteina associata all’appettito, nota come neuropeptide Y (NPY) nel cervello degli animali è possibile trasformare il grasso bianco in bruno, ottenendo una riduzione del peso corporeo e dell’appettito.
Gli studiosi sperano adesso di poter utilizzare la scoperta per combattere l’obesità nell’uomo. “Se riuscissimo a convertire il grasso da ‘cattivo’ a ‘buono’, facendo in modo che bruci le calorie, anziché farle depositare – spiega Sheng – potremmo ottenere un serio strumento per affrontare le problematiche legate all’obesità”. E la chiave della trasformazione potrebbe risiedere nello stesso grasso bianco, utilizzando le cellule staminali per il grasso bruno in esso presenti. Secondo il team di studiosi, in futuro, sarebbe allora possibile scatenare la trasformazione iniettando cellule staminali di grasso bruno nel tessuto adiposo bianco.
Annastella Palasciano