Mafia, Graviano non risponde su Dell’Utri: per Libero invece ha parlato

Usualmente si dice che chi tace acconsente ma, abbandonando i luoghi comuni, ci sentiremmo di sostenere che chi tace, non dice nulla. Per Libero, il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, invece, se si tiene la bocca chiusa significa che si lascia liberi di interpretare il silenzio come meglio conviene a chi ha l’interesse di inseguire un’ipotesi specifica su come siano andati i fatti.
Giuseppe Graviano, il boss palermitano della mafia detenuto nel carcere milanese di Opera, è stato ascoltato oggi dai giudici nell’ambito del processo per le stragi di mafia del ’93-’94, in cui come unico imputato compare Francesco Tagliavia. Graviano è intervenuto in collegamento video con l’aula bunker di Firenze.

Silenzio sulla politica – Il boss ha messo in chiaro una cosa: non avrebbe risposto ad alcuna domanda su vicende politiche, né sui presunti rapporti avuti con la Fininvest. Dunque inutile è stato il tentativo da parte del presidente della Corte di Assise Nicola Pisano di sapere se Graviano abbia mai conosciuto di presenza Marcello Dell’Utri, ideologo di Forza Italia, braccio destro di Silvio Berlusconi e condannato a sette anni in appello con l’accusa di concorso esterno in associazione di tipo mafioso.
L’esponente di Cosa Nostra, a tal proposito, ha dichiarato: “Mi avvalgo della facoltà di non rispondere perché ho processi in corso. Sulla politica mi avvalgo della facoltà di non rispondere su tutto”.

Il titolo di Libero – Nonostante all’interno dell’articolo venga chiarito come Graviano abbia deciso di appellarsi alla facoltà di non rispondere, il quotidiano di Belpietro ha deciso di titolare il pezzo ‘Graviano: Mai avuti rapporti con Dell’Utri‘.
Nell’Italia del relativismo sfrenato un no comment può diventare qualsiasi cosa. Tornando a fare riferimento alla cultura popolare, possiamo dire che è proprio vero il detto ‘il silenzio vale più di mille parole‘. Specialmente in certi casi.

Simone Olivelli