Torino: Cairo duramente contestato durante la commemorazione di Superga

Torino, contestato Cairo a Superga. Gli accorati appelli di Paolino Pulici e di Don Aldo Rabino alla calma ed al rispetto della memoria del Grande Torino sono caduti purtroppo nel vuoto. Nel corso della storica commemorazione, andata in scena ieri a Superga per ricordare la leggendaria squadra guidata da Valentino Mazzola, si sono vissuti alcuni attimi di terrore, dovuti alla dura contestazione inscenata da un centinaio di ultrà nei confronti di Urbano Cairo. Una contestazione che ha visto anche l’intervento delle forze dell’ordine e di un folto gruppo di guardie del corpo, che hanno evitato per un soffio che il patron del Torino potesse finire nella mani di qualche esagitato.

Il grande caos a Superga – Cairo era stato minacciato di non andare a Superga alcuni giorni fa. Il patron granata non ha però accettato l’insolito invito degli ultrà, ed è salito sulla basilica torinese assieme alla squadra, per rendere omaggio al Grande Torino. Non appena il gruppo di esagitati ha visto il presidente è partita la contestazione, che si è protratta anche dentro la Basilica. Solo le parole pronunciate da Don Rabino durante l’omelia avevano calmato gli animi, ed avevano permesso alla funzione di continuare. Fuori da Superga è detonata la rabbia degli ultrà verso Cairo, che ha evitato il contatto con i tifosi solo grazie all’intervento tempestivo della polizia.

Cairo: “E’ stata una brutta pagina” – Il presidente granata ha commentato in maniera breve e laconica il terribile gesto di cui è stato vittima, ed ha anche condannato l’atteggiamento mostrato dagli ultrà a Superga durante la celebrazione del Grande Torino. A Cairo è arrivata comunque la solidarietà di gran parte dei tifosi granata, che non hanno affatto gradito gli episodi di violenza andati in scena in un luogo sacro del tifo Made in Toro. La risposta del patron granata a questi numerosi attestati di stima è stata la seguente: “Sono felice di tutto questo, perchè c’è ancora tanta gente sana che incarna un dna speciale, un dna da Toro“.  

Simone Lo Iacono