Le tesi complottisctiche. Se fino a poche ore fa alcune delle tesi di tipo complottistico in circolazione in questi giorni volevano che gli Usa avessero inventato la morte di Osama Bin Laden, il cui corpo pare sia stato frettolosamente gettato in mare e non mostrato a nessuno, oggi questo è un particolare che sarà d’ora in poi fuori gioco: il leader talebano è morto anche secondo Al Qaeda, che lo ha fatto sapere tramite internet. Il messaggio è un giuramento di vendetta, e preannuncia anche la diffusione di un messaggio registrato con la voce di Bin Laden stesso, che risalirebbe all’ultima settimana di aprile. Non mancherà chi supporrà, ed è lecito in fondo supporre ogni cosa in questi giorni tesi per il mondo intero, che il messaggio trasmesso sul web sia un altro trucco americano per attirare commozione su di sé e giustificare eventuali carneficine in programma.
Il messaggio di Al Qaeda. Ma le carneficine, stando a quanto diffuso dai media americani e dell’intero mondo occidentale, sono nei programmi di Al Qaeda: ed anche a questa tesi non c’è, al momento, possibilità di smentita. Il messaggio diffuso via internet, di cui gli autori sarebbero gli esponenti di Al Qaeda che hanno preso in mano la situazione, come da programma, alla morte di Bin Laden, annunciano che “gli Stati Uniti ed il mondo occidentale piangeranno”. La morte del loro leader, il 1° maggio scorso, è stata definita nel messaggio un momento storico, e la lotta continuerà dunque ora più che mai. “In uno storico giorno per la grande nazione dell’Islam… il mujahid (santo guerriero) sceicco Abu Abdullah, Osama bin Mohamed bin Laden, Dio abbia pietà di lui, è stato ucciso sul sentiero percorso da altri prima e dopo di lui“. Proprio il genere di messaggio, secondo alcuni, di cui gli Usa hanno bisogno: quel “dopo di lui”, in particolare, messo al posto giusto con grande abilità nel parlare della missione in cui gli arabi credono, starebbe a ricordare al mondo che avvenimenti come quello dell’11 settembre (di cui gli studiosi complottasti contestano peraltro la paternità, che non sarebbe stata davvero dell’introvabile sceicco ma forse della Casa Bianca stessa, in base a molti indizi che lasciano dubbi in sospeso, e di cui non è questa la sede di approfondimento) potrebbero verificarsi di nuovo.
Parole dei musulmani. Continua, il messaggio diffuso in queste ore, dicendo che il sangue di Osama Bin Laden “non è stato versato invano ma è ora più prezioso per noi e per ogni musulmano”. Ed ancora: “Sarà, con il volere del grande Allah, una maledizione che perseguiterà gli americani e i loro agenti e li inseguirà dentro e fuori il loro Paese”. In queste ore di amarezza per il mondo occidentale, in cui si disputa sul fatto che Osama Bin Laden sarebbe dovuto restare vivo, processato, che anche tutti noi avremmo dovuto vederlo e sentire le sue parole in un tribunale internazionale, si parla nel testo come se fossimo allegri. “La loro felicità si tramuterà in dolore e il loro sangue si mischierà alle loro lacrime”. Si legge poi: “Lanciamo un appello al nostro popolo musulmano in Pakistan, sulla cui terra lo sceicco Osama è stato ucciso, affinché si sollevi e si ribelli per lavare l’onta con cui un manipolo di traditori e ladri li ha sporcati, e ripulire il paese dal sudiciume degli americani che vi diffondono la corruzione”. Timore, infine, per le sorti dei familiari di Bin Laden ancora nelle mani degli Usa: “Avvertiamo gli americani di non danneggiare o esporre a trattamenti indecenti il cadavere dello sceicco o danneggiare membri della sua famiglia, vivi o morti e a consegnare i cadaveri alle loro famiglie”.
Autori del messaggio. Questo messaggio oggi diffuso e amplificato dai media e dalle autorità internazionali, è stato trovato in un forum arabo da parte dei servizi di monitoraggio informatico statunitensi, che in questi giorni sono stati incaricati di cercare più che mai indizi che riguardino Al Qaeda e le reazioni che possono esserci state nel mondo musulmano in seguito alla morte di Bin Laden. Il messaggio è stato attribuito ai vertici stessi dell’organizzazione talebana, e si è detto che riguardi la reazione ufficiale di Al Qaeda. Non si sa sulla base di quali indizi si presuma non si tratti di comuni utenti musulmani di un forum. Sono molte le perplessità di queste ore, e se non bisogna lasciarsi andare alle fantasie, ed a sospettare ovunque complotti, è vero anche che i legittimi dubbi su ogni cosa che accade in questi giorni prolificano anche a motivo della grande bizzarria delle versioni ufficiali date su molti avvenimenti.
Sandra Korshenrich