Annozero: Stiamo tutti bene?- Questo il titolo della puntata di Annozero andata in onda ieri sera in prima serata su Rai2. Come sempre Michele Santoro alla conduzione, ospiti della serata Pierluigi Bersani (leader del Partito Democratico), Roberto Formigoni (Presidente della Regione Lombardia), Nicola Porro (giornalista de “Il Giornale”) e Massimo Giannini (giornalista de “La Repubblica”).Tema scottante, che contrappone due visioni e due percezioni opposte dell’Italia. Da un lato quella dei politici, impegnati nei dibattiti sulla maggioranza parlamentare e sulle scissioni interne della coalizione di governo; dall’altro quella di chi si trova a fare davvero i conti con i problemi quotidiani, come i pastori, gli operai e i commercianti sardi del Sulcis che, nella disperazione, minacciano anche di prendere con i forconi i politici.I politici tutti perché, benché Bersani difenda strenuamente l’opinione contraria, per i manifestanti non c’è differenza tra destra e sinistra: gli elettori devono far fronte ai sempre maggiori problemi quotidiani a prescindere dal colore del Governo.
Travaglio- La crisi libica si rivela anche crisi interna di maggioranza e opposizione: non c’è unità tra Lega e Berlusconi, ma non c’è unità soprattutto nel PD. La maggioranaza si ricompatta in apparenza, l’ opposizione nemmeno qui. Per Travaglio l’elettore del PD si troverebbe senza una linea guida del proprio partito in relazione a questa vicenda, e la presunta telefonata tra il Presidente della Repubblica Napolitano getta ulteriore polvere sulla vicenda. Bersani replica: il PD continua a seguire l’articolo 11 della Costituzione, per cui contro la guerra ma a favore delle azioni di forza volte a ristabilire la pace e la giustizia. Il PD, prosegue, è “per un’interpretazione secca-decisa-limitata del mandato ONU”. Per quanto riguarda la presunta telefonata tra lui e Napolitano, Bersani smentisce ulteriormente e chiede di no n mettere in dubbio l’unica Istituzione ad oggi sana nel nostro Paese.
Le vignette di Vauro– La satira politica di Vauro nelle sue vignette non risparmia nessuno: con la morte di Bin Laden siamo in un mondo senza cattivi, sostiene il disegnatore, ma la sua preoccupazione è per I cosiddetti buoni. Inizia così l’elenco dei “Quattro Santi in padella”: Berlusconi che fa miracoli, dall’apparizione al tribunale di Milano, alla moltiplicazione dei sottosegretari; il PD che invece miracoli proprio non riesce a farne; Vendola che vorrebbe un’aureola che si abbini al proprio orecchino; Bossi “zuzzurellone” che continua divertirsi facendo tremare il Presidente del Consiglio;fino ad arrivare anche al collega Travaglio, inquisitore per eccellenza.
Maria Serena Ranieri