Ex Bertone come Pomigliano e Mirafiori dopo il si al referendum Fiat

La maggioranza dei lavoratori ha detto sì all’investimento della Fiat alla ex Bertone, oggi Officine Automobilistiche Grugliasco.
L’intesa, che implica l’applicazione del contratto di primo livello di Pomigliano, é stata sottoscritta da Fim, Uilm e Fismic, mentre per la Fiom hanno firmato le Rsu.

La Fiom. I delegati della Fiom dell’ex Bertone si sono dimessi, come annunciato dal segretario generale, Maurizio Landini, il quale ha aggiunto che ora si andrà a nuove elezioni per le Rsu nello stabilimento. I delegati Fiom, ricordiamolo, nei giorni scorsi avevano spinto per un voto positivo al referendum del 2 maggio sugli investimenti della Fiat nello stabilimento piemontese.
Lo stesso Landini ha reputato “intelligente” e di “autodifesa” la decisione dei lavoratori, perché presa per uscire dal doppio ricatto della Fiat sul no agli investimenti nel caso di risultato negativo al referendum. Il segretario nazionale ha anche aggiunto che “é una sciocchezza” e “una cosa non vera” che ci sia una spaccatura nella Fiom e che la decisione dei delegati è stata presa d’accordo con la Fiom nazionale, ribadendo che il sindacato, comunque, non firmerà l’accordo.

Fiat: via libero agli investimenti. La maggioranza dei lavoratori dell’ex Bertone ha detto sì all’investimento Fiat.
Hanno votato a favore 886 lavoratori, i no sono stati 11, le schede nulle 10, mentre quelle bianche 4.
L’azienda, commentando il risultato, ha affermato che “in presenza della firma di un accordo e della esistenza delle condizioni applicative necessarie, provvederà a dare il via libera al piano di investimenti previsti dal progetto”. “La Fiat – si legge in un comunicato della casa automobilistica – prende atto del risultato della consultazione organizzata dalla Rsu dei lavoratori dello stabilimento Officine Automobilistiche Grugliasco. Da quanto si apprende la maggioranza assoluta dei lavoratori aventi diritto ha risposto positivamente alla proposta di rilancio dello stabilimento presentata dall’azienda”.
“La Fiat – continua il documento – apprezza il grande senso di responsabilità dimostrato dai dipendenti dello stabilimento. Si attende ora di verificare la disponibilità delle organizzazioni sindacali a formalizzare la proposta aziendale che comporta l’applicazione anche nelle Officine Automobilistiche Grugliasco, a partire dal 1 gennaio 2012, del Contratto collettivo specifico di primo livello già previsto per lo stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco e per quello di Mirafiori“.

Il contratto stile Pomigliano/Mirafiori. Il contratto collettivo specifico di primo livello di Pomigliano e Mirafiori, stabilito a fine dicembre, prevede il massimo utilizzo degli impianti, il graduale passaggio ai 18 turni, fino a 120 ore di straordinario ulteriori rispetto a quelle sancite dal contratto, la governabilità dello stabilimento con regole per contenere l’assenteismo e per l’esigibilità degli accordi. Saranno, inoltre, riprogettate tutte le postazioni di lavoro della linea di montaggio.
Il contratto è già in vigore nella Fabbrica Italia Pomigliano, dove per ora lavorano circa 70 unità.

Marco Notari