Melania, il marito disse: Me L’hanno presa. Temeva ritorsioni?

Sedicesimo giorno di indagini per la Procura di Ascoli sull’omicidio di Melania Rea, la mamma ventinovenne ritrovata senza vita nel Bosco delle Casermette a Ripe di Civitella (Teramo) lo scorso 20 aprile. Nelle prossime ore gli inquirenti si troveranno ancora una volta faccia a faccia con Salvatore Parolisi, marito della vittima e caporalmaggiore dell’esercito, per un ulteriore confronto atto a fare luce sui tanti punti oscuri della vicenda.
Nello specifico l’uomo, che per molti rimane il principale sospettato, nei minuti successivi alla scomparsa di Melania – avvenuta a detta di Parolisi a Colle San Marco, il 18 aprile poco dopo le 14,30 – avrebbe pronunciato una frase su cui gli investigatori hanno intenzione di fare chiarezza.

Possibile ritorsione? – ‘Me l’hanno presa…“, queste le parole di cui Parolisi dovrà tentare di spiegare il significato. Il caporalmaggiore le disse a Raffaele, guardia carceraria ma soprattutto suo amico, che fu il primo ad aiutarlo nelle ricerche. Raffaele, nel corso degli interrogatori a cui è stato sottoposto, ha rivelato la frase agli inquirenti che adesso vogliono capire se essa possa essere la prova che Parolisi temesse qualcosa, forse ritorsioni da parte di qualcuno nell’ambiente di lavoro. Ma queste sono soltanto ipotesi e tra di essere nessuna pare poter essere messa da parte.
Non si esclude, infatti, nemmeno la possibilità che quelle parole fossero state pronunciate senza un riferimento ben preciso e che dietro a esse ci possa essere stata solo la paura conseguita alla tensione del momento.

La difesa di Melania – Tra gli obiettivi della Procura di Ascoli vi è anche quello di riuscire a fare luce il prima possibile sulla dinamica del delitto. I risultati parziali degli esami autoptici divulgati ieri hanno stabilito che sotto le unghie della vittima non sono presenti tracce di dna potenzialmente appartenenti all’assassino: ciò farebbe escludere la possibilità che Melania, in un’ipotetica colluttazione con l’aggressore, sia riuscita a graffiarlo o ferirlo.
Questo dettaglio, oltre a complicare l’iter investigativo, dà vita all’ennesimo enigma: come e quanto riuscì a difendersi Melania, considerato la sua prestanza fisica? Ad assalirla fu soltanto una persona o un gruppo di malintenzionati?

S. O.