Le indagini sull’omicidio di Melania Rea non si concentrano soltanto sul movente che ha portato una o più persone a mettere fine brutalmente alla vita di una donna di appena ventinove anni, madre da poco meno di due e conosciuta per la sua solarità. Gli investigatori stanno concentrando i loro sforzi anche per riuscire a risalire all’intera dinamica del delitto, assassinio avvenuto con decine di coltellate inferte con poca violenza ma soprattutto con un’arma che al momento non si trova, nonostante le numerose perlustrazioni fatte nel Bosco delle Casermette, situato sulla Montagna dei Fiori in località Ripe di Civitella.
Si pensa a un coltellino ma sarà importante scoprirne il modello, così da poter ipotizzare anche chi sia il suo possessore.
Regali mortali – Questa mattina i carabinieri del Ros si sono presentati all’interno di un’armeria di Ascoli per prelevare tre coltellini diversi per marca e, forse, dimensione, ma accomunati da un particolare: rientrano tutti nella gamma di oggetti posseduti dalle soldatesse e che, dopo aver finito il corso di addestramento delle reclute, le allieve donano al proprio istruttore. Un omaggio, un ricordo, ma forse anche un’arma mortale.
La notizia è stata resa nota pochi minuti fa da un lancio dell’agenzia stampa Ansa e contribuisce a rafforzare l’ipotesi secondo cui una delle piste più battute dagli inquirenti sia quella che vede negli ambienti militari la matrice di questo orrendo delitto.
Salvatore Parolisi, il marito di Melania, è caporalmaggiore del 235° Reggimento Piceno e per compito ha spesso quello di addestrare le giovani reclute di sesso femminile. L’uomo, che per molti rimane il principale sospettato, ha ammesso soltanto negli ultimi giorni di avere avuto una relazione extraconiugale con una sua allieva, rapporto che, a suo dire, si sarebbe comunque concluso parecchio tempo fa. Ciò però non basta a convincere gli investigatori del fatto che la chiave di questo giallo non possa trovarsi tra le tute mimetiche che così spesso frequentano i boschi di Ripe di Civitella.
S. O.