Difficili rapporti di forza. ”La Lega fa i suoi interessi e li fa bene. Siamo noi che manchiamo di iniziativa”. Il ministro dei Beni culturali, Giancarlo Galan, commenta così, in una intervista al ‘Messaggero’, i rapporti tra il partito di Berlusconi e il Carroccio. “Noi non ci muoviamo – spiega Galan riferendosi al Pdl – e non diciamo che stiamo in Europa e vogliamo restarci a pieno titolo, che non vogliamo dazi ma liberalizzazioni e non possiamo fare le guerre a Lactalis; che gli immigrati ci servono e ci serviranno ancora”. Il Pdl, secondo Galan, ha ceduto ”troppo spazio”. ”Mi chiedo perché non possiamo ottenere l’abolizione delle Province. E’ nel programma! Non ho nulla contro la Lega – conclude il Ministro – difende storie e interessi compatibili, ma che non sono i nostri”.
Napoli risponde a Galan. Immediata la replica del vice capogruppo Pdl alla Camera, Osvaldo Napoli, che così risponde al ministro dei Beni culturali: ”Non credo che il Pdl abbia ceduto battaglie e temi politici alla Lega Nord per ottenerne in cambio il consenso al governo. L’analisi dell’amico Galan, da questo punto di vista, mi sembra sbrigativa”. ”Sotto la riforma dell’Università, come sotto la riforma costituzionale della Giustizia o sotto la riforma della Pubblica amministrazione – ricorda Napoli – ci sono firme di ministri del Pdl. Su tutto ciò che è cambiamento e riforma – continua il vice capogruppo del Pdl a Montecitorio – si trova il timbro del Popolo della Libertà. Concordo con Galan quando riconosce alla Lega una maggiore capacità di farsi ‘sindacato del territorio’ e lui, nel Veneto, ha potuto sperimentare questa capacità del Carroccio”. Napoli sottolinea però la necessità per il Pdl di ”un radicamento maggiore nel territorio, obiettivo che si raggiunge attraverso i congressi locali. Non credo però – ribadisce – che il PdL sia al traino della Lega”.