Lo scrittore e umorista Alphonse Allais, già biologo e farmacista, disse una volta: “Il grande vantaggio dei medici è che quando commettono un errore lo sotterrano subito“. Lo sbaglio in cui è incorso però un sessantaduenne nativo di Montelepre, in provincia di Palermo, difficilmente però potrà essere mascherato: l’uomo è stato oggi arrestato dagli agenti della Polizia del capoluogo siciliano con le accuse di esercizio abusivo di professione, usurpazione di titolo, falso materiale e truffa. All’origine di tutto vi è una storia che sarebbe quasi esilarante se non fosse che avrebbe potuto portare a conseguenze nefaste.
Omonimia – Se c’è chi nasce con la camicia, chi è nato per indossare il camice, esiste anche chi la propria fortuna l’ha costruita grazie al proprio cognome. E non perché figlio d’arte ma solo perché omonimo di qualcuno di successo. E’ stato proprio questo il trucco portato avanti dal palermitano oggi arrestato per essersi spacciato per ciò che non era: un fisiatra.
A svelare l’inganno è stato un errore clamoroso fatto dal sessantaduenne che, nel compilare una diagnosi, ha coniato una nuova patologia: la cervicaglia cervicale.
A scoprirlo è stato un altro medico che, per puro caso, si è trovato a leggere la cartella firmata dal finto medico. Informati di quanto accaduto, gli agenti della Polizia hanno prima controllato presso l’Università di Palermo e l’Ordine dei Medici l’inesistenza di una laurea che attestasse la qualifica dell’uomo e poi hanno scoperto l’escamotage che quest’ultimo utilizzava: usava il numero di iscrizione all’Ordine del suo omonimo. Inevitabili a questo punto le manette.
Le forze dell’ordine hanno poi sequestrato – tra lo stupore generale di chi mai si sarebbe aspettato che quel rispettabile sessantaduenne non fosse altro che un malfattore – dallo studio dell’arrestato medicine, aghi e diverse macchinari elettromedicali.
S. O.