Con le nuove nomine dei sottosegretari la maggioranza si è allargata, è diversa dalle “componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche”, e dunque “spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo“. E’ quanto chiede, in una nota, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alludendo – come visto – a un passaggio parlamentare.
L’iniziativa del Colle trova il sostegno di Pd, Idv e Fli. Secondo Bersani, segretario del Partito Democratico, “Gli italiani non capiscono se c’è stata la nomina di un’accozzaglia di di sottosegretari, oppure è nata una nuova maggioranza parlamentare con il Parlamento che si riduce a luogo di compravendita di deputati e senatori. Per quello che riguarda, aspettiamo sereni le valutazioni di Fini e Schifani”.
“Il presidente con il suo intervento fa emergere una realtà formale e sostanziale di cui non si può non tener conto e che abbiamo più volte sottolineato”, aggiunge Bocchino, numero due di Futuro e Libertà. “Berlusconi ha posto in essere un ribaltone parlamentare pur di far sopravvivere il suo governo, sostituendo la maggioranza scelta dagli elettori con una nuova maggioranza retta da una pattuglia di mercenari a cui ha dovuto pagare un alto prezzo in termini di poltrone a spese delle istituzioni e dei cittadini”.
Di Pietro, per Italia dei Valori, saluta con favore il monito del Quirinale. L’invito a Napolitano, comunque, resta quello di queste ore: “Se il risultato dei referendum e delle prossime elezioni amministrative sarà contrario alle indicazioni del centrodestra, il capo dello Stato sarà autorizzato a sciogliere le Camere”, ha spiegato più volte l’ex pm.
v.m.