Si chiude con “La battaglia di Legnano” di Giuseppe Verdi il cartellone dedicato dal Teatro dell’Opera di Roma alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. A salire sul podio dell’Orchestra dello stabile romano sarà il maestro israeliano Pinchas Steinberg che, insieme al direttore del Coro Roberto Gabbiani, dirigerà il melodramma in quattro atti su libretto di Salvatore Cammarano. A comporre il cast, Dmitriy Beloselskiy (Federico Barbarossa), Luca Salsi/Giuseppe Altomare (Rolando), Tatiana Serjan/Serena Farnocchia (Lida), Yonghoon Lee/Riccardo Massi (Arrigo) e Gianfranco Montresor (Marcovaldo). Le scene e i costumi sono del direttore degli allestimenti scenici del Teatro romano, Carlo Savi. Le repliche dell’opera andranno in scena giovedì 26 maggio alle ore 20.30, sabato 28 alle 18, domenica 29 alle 17 e martedì 31 alle 20.30.
A curare la regia del nuovo allestimento Ruggero Cappuccio che, dopo il successo dello scorso febbraio con “L’elisir d’amore” di Gaetano Donizetti, ritorna al Teatro dell’Opera sostituendo l’annunciato regista di questa produzione, Gabriele Lavia. «Il sopraggiunto importante impegno che Lavia ha assunto presso il Teatro Stabile di Roma e la concomitante limitazione nei costi dello spettacolo, hanno fatto sì che, di comune accordo, il Teatro dell’Opera di Roma e Gabriele Lavia sciogliessero l’impegno che li legava per la realizzazione di “La battaglia di Legnano – si legge in una nota della Fondazione lirica capitolina, che aggiunge – Il Teatro dell’Opera e Gabriele Lavia sono d’accordo di riprendere al più presto l’auspicata collaborazione».
Collaborazione che, allo stato attuale, prevede il melologo “Enoch Arden” composto da Richard Strauss per voce recitante e pianoforte nel 1897, che Lavia reciterà domani alle 11:00, al Teatro Nazionale, nell’ambito dei consueti appuntamenti domenicali con i Concerti Aperitivo. Accanto al grande attore e regista, il pianoforte di Sandro De Palma, musicista di eccezionale qualità, considerato una “delle più qualificate ed originali espressioni del concertismo italiano”.
Per informazioni: www.operaroma.it
Valentina De Simone