Ultim’ora. Un barcone con 600 persone a bordo, appena partito da Tripoli, è affondato a poca distanza dalla costa a causa dell’eccessivo peso. A denunciare l’ennesima tragedia del mare la portavoce dell’Unhcr, Laura Boldrini. “Purtroppo questo conferma che il regime libico non esita ad esporre le persone ad altissimo rischio, su imbarcazioni inadatte, al solo scopo di creare pressione migratorie sui Paesi di arrivo: sono persone mandate a morire”, ha spiegato la portavoce dell’agenzia Onu .
Tra le vittime donne e neonati. L’incidente avrebbe provocato decine di morti, mentre i superstiti sarebbero riusciti a salvarsi a nuoto. Pare che l’imbarcazione sia colata a picco subito dopo la partenza per l’enorme sovraccarico. Sedici i cadaveri recuperati, tra i quali tre neonati e diverse donne, ma il numero complessivo delle vittime sarebbe di gran lunga superiore. Gli immigrati provenivano da diversi Paesi dell’area subsahariana. La tragedia si sarebbe verificata all’alba di venerdì mattina, ma la notizia è stata appresa soltanto in queste ore.
L’ennesima tragedia. Secondo una prima ricostruzione, il barcone con oltre 600 migranti sarebbe partito un’ora dopo un’altra carretta che aveva altrettante persone a bordo. Con ogni probabilità si tratta dell’imbarcazione con 655 profughi approdata in nottata a Lampedusa dopo essere stata soccorsa a circa venti miglia dall’isola dalle motovedette della Guardia Costiera. La notizia di quest’ultima tragedia si è subito diffusa nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, suscitando commozione e sgomento.