Fallito il tentativo di ribaltone. ”A chi nell’opposizione parla di ribaltone a proposito dei nuovi sottosegretari, rispondiamo che lo fa del tutto a sproposito e forse anche a dispetto perché il vero tentativo di ribaltone non è riuscito”. E’ quanto dichiarato in una nota dal capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto.
Come nel 2008. “Rispetto alle elezioni del 2008 – spiega l’esponente berlusconiano – ci sono tuttora in campo il Presidente allora designato Silvio Berlusconi e i partiti fondamentali della coalizione. Il Pdl ha subito la scissione del Fli, rapidamente ridimensionata dal ritorno di numerosi suoi esponenti che insieme ad altri parlamentari provenienti dall’Udc, da Mpa, dall’Idv, dallo stesso Pd, hanno dato vita al gruppo dei Responsabili. Nulla di straordinario e nessuna soluzione di continuità rispetto al 2008, come è testimoniato dal decisivo voto di fiducia del 14 dicembre al quale hanno fatto seguito, da allora ad oggi, numerose altre votazioni”.
I precedenti. ”D’altra parte non è ancora stato annullato l’articolo della Costituzione – aggiunge Cicchitto – che parla del ruolo del parlamentare senza vincolo di mandato mentre è stata del tutto rispettata la sostanziale continuità della maggioranza uscita dal voto del 2008. D’altra parte lo spostamento di posizione di singoli parlamentari è avvenuto anche nell’area di centrosinistra: dal Pd si sono spostati numerosi parlamentari all’Udc e al movimento di Rutelli, così come 26 parlamentari nel centrodestra sono trasmigrati nel centrosinistra per la formazione del governo D’Alema e sono stati ricompensati da posti di ministro e di sottosegretario. Non furono certo demonizzati – conclude il capogruppo del Pdl alla Camera – in quel caso quello spostamento fu salutato come espressione di una alta e sapiente operazione strategica per l’alleanza della sinistra con le varie forze di centro”.