Per la prima volta in due mesi l’euribor è sceso.
Ad incidere sull’inversione di tendenza le parole di fine settimana di Jean Claude Trichet, che hanno, per ora, fatto allontanare le aspettative circa una prossima manovra di stretta creditizia almeno per il prossimo mese, mentre sorge l’incertezza, a questo punto, su quanto sarà deciso a luglio.
‘Effetto Trichet’. “L’effetto Trichet è quello che ha avuto la meglio sui mercati, facendo scendere il tasso euribor” il commento unanime degli esperti dopo che ieri i tassi hanno fatto registrare un significativo ribasso, mentre stamane il banchiere centrale austriaco Ewald Novotny, reputato uno dei consiglieri ‘falchi’ della Banca Centrale Europea, ha tentato di smorzare l’entusiasmo dei mercati circa l’inversione di tendenza del costo del denaro, sostenendo che questi hanno attribuito eccessivi significati accomodanti al messaggio di ieri della Bce.
La Bce. La Bce, infatti, senza ridimensionare le sue preoccupazioni sull’inflazione, ha lasciato intendere che un aumento del costo del denaro non è imminente, smentendo le attese di un rialzo dei tassi d’interesse già a giugno. Il cambio ha risposto con un rafforzamento del dollaro nei confronti dell’euro, complice anche le notizie lato Grecia che implicherebbero ulteriori aiuti da parte delle istituzioni centrali europee affinché svaniscano i timori su un’uscita del paese ellenico dall’eurozona.
Nella conferenza stampa di Helsinki, dove ieri si è tenuta l’incontro mensile del consiglio direttivo della Bce, il presidente Jean Claude Trichet ha spiegato che l’istituto monetario ha intenzione di “seguire da molto vicino tutti gli sviluppi” che potrebbero incidere sull’andamento dell’inflazione.
Il numero uno della Bce non ha detto, però, che la Bce è “molto vigile”, un espressione usata ogni volta che si dato luogo ad una stretta monetaria nel brevissimo periodo.
Negli ultimi giorni il mercato aveva anticipato, invece, un aumento del costo del denaro già in giugno, dopo il rialzo dei tassi di aprile, primo dal 2008.
Lo stesso Trichet, comunque, è intervenuto precisando che la Bce considererà le nuove proiezioni dei propri analisti nelle sue decisioni di politica monetaria di giugno, lasciando intendere che una nuova stretta monetaria potrebbe essere decretata, forse, a luglio.
“È essenziale che l’inflazione dei prezzi al consumo – ha riferito ieri Trichet – non si traduca in un travaso sui salari e in pressioni inflazionistiche più generali”.
Il tasso euribor a tre mesi, riferimento per i prestiti bancari, è stato fissato a 1,419% dall’1,424% del giorno precedente, registrandosi così il primo calo dallo scorso 15 marzo.
Marco Notari