F1, Ferrari sorride ma ancora non basta

F1, primi sorrisi – Red Bull è ancora davanti, è vero, ma la Ferrari ha nuovamente mostrato qualità e grinta anche in Turchia, nonostante la 150° Italia sia una monoposto tutt’altro che perfetta. Anche se i campioni del mondo in carica continuano a dettare il passo, l’essere riusciti ad agguantare il primo podio stagionale precedendo le più blasonate Mclaren e Mercedes da animo agli uomini in rosso “Penso che abbiamo fatto un buon weekend in generale. La Ferrari ha reso un po’ meglio rispetto alle prime tre gare del campionato, quindi finalmente ci siamo di nuovo divertiti in gara a lottare per le posizioni a podio” A parlare è proprio Fernando Alonso, quasi rincuorato dopo i primi tre Gp passati a rincorrere affannosamente.

Primo passo – Certo, di strada da fare ve ne è ancora tanta e il distacco da colmare, soprattutto per quanto riguarda la qualifica, si aggira sul secondo netto, ma le basi per iniziare questa tanta sperata rincorsa vi sono tutte: “Avevamo già visto nelle tre gare precedenti che la 150° Italia in gara sembra la sorella più bella della macchina che si vede in qualifica ma, per un motivo o per l’altro, non eravamo mai riusciti a sfruttarne appieno il potenziale” Confessa Stefano DomenicaliNon dobbiamo certo farci illusioni per questo terzo posto: la strada è ancora lunghissima così come il terreno da recuperare per essere là dove vogliamo essere. Almeno abbiamo dimostrato di aver imboccato la strada dello sviluppo nella giusta direzione” Un primo passo quindi, piccolo ma comunque vitale.

Tornare al lavoro – Dello stesso avviso anche l’inglese Pat Fry: “Un mix di emozioni e sensazioni al termine di una gara intensissima, con la soddisfazione di essere tornati ad avere un pilota sul podio. Dobbiamo continuare a spingere tanto sullo sviluppo della vettura perché il gap da recuperare, soprattutto in qualifica, è molto elevato” Si sorride, ma tutti sono già concentrati in vista della delicata sfida in Spagna. E’ lì che la Ferrari presenterà le maggiori novità tecniche ed aerodinamiche, studiate apposta per far tornare la vettura di Maranello nelle posizioni che contano davvero, ri-interpretando la parte dell’antagonista della Red Bull e infiammando nuovamente i cuori di tutti i tifosi. Il mondiale non è ancora deciso, ma gli errori non sono più ammessi.

Riccardo Cangini