Qualche curiosità relative alla visita pastorale di Benedetto XVI ad Aquileia e Venezia il 7 e l’8 maggio:
– Durante la messa con il Papa il Nordest è stato rappresentato attraverso le diverse provenienze delle persone coinvolte nei servizi liturgici: i due lettori erano della Comunità S. Egidio di Padova e della diocesi di Vicenza, il salmista di Treviso, il diacono impegnato nel canto del Vangelo era di Verona.
– Le intenzioni della preghiera dei fedeli sono state recitate in italiano, tedesco, sloveno, ungherese e croato. I doni sono stati portati, tra gli altri, da scout di Chioggia, una famiglia di Belluno, una religiosa di Adria e una coppia di neosposi di Vicenza
– Tutti gli artisti impegnati nel canto e nella musica durante la liturgia eucaristica hanno prestato i loro servizi a titolo gratuito e hanno iniziato le loro prove già nel mese di febbraio
– Le musiche della celebrazione sono state interamente composte ed armonizzate dal Maestro Don Italo Bianchi che aveva già prestato il suo servizio per le messe di Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI in occasione della sua visita pastorale a Verona
– Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato numerosi vescovi originari del Nordest ma ora impegnati in altre parti d’Italia o all’estero. Monsignor Alberto Bottari De Castello è stato il nunzio apostolico proveniente da più lontano: il Giappone
– L’altare creato per il Parco San Giuliano è stato progettato per ricordare le Basiliche di Aquileia e di San Marco, anche attraverso la riproduzione dei mosaici
– Alle porte di Parco San Giuliano si è presentato anche un allevatore accompagnato da una delle sue mucche
– Un successo i sedili in cartone realizzati per l’occasione: i fedeli li hanno utilizzati con semplicità e il materiale utilizzato ne permetterà il riciclo grazie alla raccolta differenziata effettuata nel Parco per diminuire il più possibile l’impatto dell’evento sull’ambiente
– Realizzati dai maestri vetrai di Murano i doni delle Chiese del Nordest, dei candelieri realizzati a mano dagli allievi di Archimede Seguso, del Comune di Venezia, che ha donato l’Ostensorio della Gloria (una pianta di vite con tre radici sorregge la casa dell’Ostia Santissima dalla quale si aprono a croce tre sfere in cristallo completamente dorate, legate al cerchio da tre tralci di vite), e della Provincia che ha regalato a Papa Benedetto XVI un violino naturale in vetro di Murano massello completamente trasparente, opera di Silvano Signoretto e famiglia. La Regione Veneto ha donato invece un razionale in argento (l’ornamento che chiude sul petto il Piviale del Santo Padre), realizzato a mano dagli Argentieri Calegaro di Padova, raffigurante l’Apostolo Pietro che approva il Vangelo di Marco
-Nella Basilica di San Marco erano presenti numerosi rappresentanti di confessioni cristiane non cattoliche: ortodossi, copti ortodossi, anglicani e luterani
– Nella Basilica della Salute erano presenti anche i rappresentanti delle comunità ebraica e musulmana oltre ad autorità civili, politiche e Nicoletta Zago, l’operaia simbolo della crisi dell’azienda Vinyls di Marghera
– Per non rovinare la pavimentazione di Piazza San Marco è stata creata una papamobile alimentata ad energia elettrica di minor peso rispetto a quella tradizionalmente usata da Benedetto XVI
– La scelta dei gondolieri che hanno accompagnato Papa Benedetto XVI alla Basilica della Salute è stata lunga e complessa e la decisione finale è stata effettuata dall’Associazione dei Gondolieri
– La Dogaressa, la gondola utilizzata, era stata utilizzata anche nel 1985 per trasportare Giovanni Paolo II; l’imbarcazione in questi giorni è stata preparata in tempi brevi per permetterne l’utilizzo.
Beatrice Pagan
Foto di Giorgio Boato (c)