Piccola pausa nel tour de force che vede come protagonista il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi impegnato a sostenere i candidati sindaco del Popolo della Libertà in vista delle elezioni amministrative che si svolgeranno la prossima settimana. Oggi il Premier si presenterà nell’aula del Tribunale di Milano per comparire nell’udienza del processo Mills, in cui Berlusconi è accusato di corruzione in atti giudiziari poiché avrebbe versato seicentomila dollari nei conti dell’avvocato inglese ottenendo in cambio le sue amnesie.
Tanta la curiosità attorno all’atteggiamento che assumerà oggi Berlusconi non solo davanti ai giudici, ma anche nei confronti di chi, tra sostenitori e contestatori, assiste fuori dal Palazzo di Giustizia. Il Premier appena ieri si era scagliato per l’ennesima volta contro i magistrati descrivendoli come “cancro da estirpare“, per poi parzialmente restringere il proprio obiettivo sulle toghe milanesi.
Manifesti pro pm – Una decina di ragazzi ha atteso l’arrivo del presidente del Consiglio mostrando cartelloni di grosse dimensioni dove su uno sfondo rosso campeggia la scritta: “Grazie ai magistrati e alla polizia giudiziaria per averci protetto dalle Br e da tanti altri pericoli anche a prezzo della vita“. La frecciata è chiaramente rivolta alla vicenda Lassini, il candidato Pdl al Consiglio comunale di Milano reo di aver fatto affiggere gli ormai famosi manifesti dove i pm venivano equiparati ai terroristi delle Brigate Rosse.
Un’uscita sopra le righe che ha creato parecchio imbarazzo all’interno della coalizione di centrodestra con il candidato sindaco Letizia Moratti che ha messo come condizione sine qua non per il prosieguo della campagna elettorale l’esclusione dalle liste di Lassini. In quell’occasione Berlusconi – come d’altronde spesso gli è successo negli ultimi mesi – fece un po’ la spola tra incudine e martello, prima sostenendo di ignorare addirittura chi fosse il responsabile di tale gesto e poi manifestandogli solidarietà con una telefonata, chiarendo il fatto che se fosse dipeso soltanto da lui non si sarebbero avute quelle conseguenze.
Tensioni davanti al Tribunale – Nonostante le forze dell’ordine abbiano transennato la zona e reso difficoltoso il lavoro dei giornalisti a causa dei numerosi controlli nella zona antistante l’ingresso del Palazzo di Giustizia, giungono indiscrezioni di urla tra contestatori e probabili fan di Berlusconi. Capannelli di tensione già visti nelle precedenti tre occasioni in cui Silvio Berlusconi si è presentato alle udienze dei diversi processi in cui compare come principale imputato.
Simone Olivelli