Tragedia al Giro d’Italia: muore il belga Wouter Weylandt

Giro d’Italia, WeylandtIl belga Wouter Weylandt della Leopard-Trek è morto oggi durante la 3^ tappa del Giro d’Italia a circa 25 km dall’arrivo previsto a Rapallo, presso la discesa del Passo del Bocco. Secondo una primissima ricostruzione, il ciclista avrebbe urtato col pedale contro il muro sul bordo della strada, quindi sarebbe stato scaraventato a terra battendo violentemente la testa. I soccorsi sono stati immediati, a più riprese i medici hanno praticato il massaggio cardiaco, ma alla fine gli sforzi sono stati vani: Weylandt non ce l’ha fatta.

Chi era – Weylandt inizia la sua carriera da professionista nel 2005 con la Quick Step e vince la sua prima corsa a settembre dello stesso anno, il Grand Prix Briek Schotte. Corridore dal passo regolare, nel 2006 si aggiudica la classifica a punti del Giro di Polonia. Nel 2007 e nel 2008 arrivano i successi più importanti: nasce come uomo “treno” di Tom Boonen, ma riesce a ritagliarsi più considerazione quando trionfa in una tappa del Giro del Belgio e in una della Vuelta. Nel 2010 il successo in una tappa del Giro d’Italia in Olanda, a Middelburg, dove si impone al termine di uno sprint.

Wouter non ce la fa – Giovanni Tredici, medico del Giro d’Italia, accorso velocemente sul posto ha riferito: “era in stato di incoscienza, con una frattura della base cranica e con il massiccio facciale compromesso. Dopo 40 minuti di massaggio cardiaco abbiamo sospeso la rianimazione, d’accordo con il 118, perche’ non c’era piu’ nulla da fare”. Wouter Weylandt lascia la moglie. La tappa è stata poi vinta dallo spagnolo Vicioso, ma l’organizzazione del Giro ha opportunamente annullato la cerimonia di premiazione.

Rosario Amico