Berlusconi: Voglio più potere rispetto al Colle. A sinistra si lavano poco

Roma – Berlusconi ha deciso di tenere alti i toni in campagna elettorale, ieri ha attaccato i pm (“porterei i rifiuti in Procura a Napoli”) e insultato l’opposizione. Nel mirino anche il Quirinale:Più poteri a me e meno al Colle“. Bersani: “Quando parla di fisco è un imbroglione”

Berlusconi – Il premier sembra non aver minimamente ascoltato le parole di Napolitano, sia riguardo i toni e le responsabilità della politica, sia per quanto riguarda la difesa e l’onore dei giudici.
Le sue frasi contro i pm, definiti “una malattia della democrazia” e una “discarica“, fanno capire l’intenzione a cercare lo scontro con le procure.
All’opposizione non è riservato un trattamento diverso: “nell’identità della sinistra si trova solo odio, disfattismo e pessimismo. Loro hanno portato nella politica un clima da guerra civile“, accusata addirittura di “lavarsi poco“. Offesa che era mancata fin ora al repertorio di Berlusconi.
Non manca neppure un affondo diretto al Quirinale: “Dobbiamo cambiare la composizione della Corte Costituzionale, cambiare i poteri del Presidente della Repubblica e, come avviene in tutti i governi occidentali, attribuire più poteri al governo del presidente del Consiglio“. Potere di far cosa, non si è capito.
Quando torna sul tema intercettazioni nulla di nuovo nelle sue parole: “Nessuna possibilità di portare le intercettazioni come prova nei processi, si fa così in tutti i paesi civili. Possono esserci imitatori della voce e computer che estrae singole parole. Dobbiamo cambiare la legge sulle intercettazioni, perché in questo modo non è un paese libero“.

La replica dell’opposizione – Secondo il Pd, il comportamento del premier e tipico di chi si sente braccato, con le spalle al muro e spara a zero su tutto. “Berlusconi ormai delira”.
Bersani ha definito il presidente del Consiglio “un imbroglione e un imbonitore” per le sue affermazioni sul fisco. E replica anche alle offese: “Noi siamo gente seria, e se ci laviamo poco è perché siamo puliti”.
Fini richiama all’ordine definendo immaturi gli attacchi al presidente della Repubblica e al suo ruolo di garante della Costituzione.

Matteo Oliviero